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GARDEN CLUB PERUGIA: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI AMBRA CENCI “SCATTI DI STILE”. CRONACA E MODA A FOLIGNO 1890-1914.

UNA SERATA SPECIALE che il Garden Club di Perugia ha dedicato al libro di Ambra Cenci “Scatti di Stile. Cronaca e moda a Foligno 1890-1914”, insieme ad abiti, splendidamente conservati, che sfilano raccontando il periodo descritto, la belle Epoque, una festa permanente con tutto il suo fascino. E protagonista è la città di Foligno che rappresenta un po’ il “come eravamo” di noi tutti in questi anni.

 

UN GRANDE LAVORO, questo di Ambra Cenci, dove si mescolano ricerca antropologica e storiografica intrise di passione e amore per la propria città, i suoi luoghi e personaggi. Spaccati di vita cittadina tra fine ‘800 e gli inizi del ‘900, presentati con un ricco corredo di splendide foto e aneddoti: donne austere e ragazze eleganti, bambini in fasce o vestiti alla marinara e borghesi o piccoli nobili, popolani, contadini , una società con la nascente classe borghese decisa ad affermarsi grazie anche allo stile “modaiolo” del momento. E il ritratto fotografico avrà un ruolo importante in questo contesto di ostentazione e affermazione identitaria e Rinaldo Laurentini sarà il fotografo più prestigioso della città, maestro della ritrattistica.

 

GLI ANNI delle riviste, tra queste l’Eco della Moda, che erano spesso arricchite da cartamodelli che consentivano agli atelier locali di riprodurre gli abiti sognati. I vestiti sartoriali dovevano durare nel tempo e quindi venivano rivoltati, accorciati, allungati, arricchiti da nastri e fiocchi e frange e pizzi e nappe, le bluse apparivano con le maniche enormi “a gigot” per esaltare la “linea a S”, i corsetti e gli accessori ricamati, come scialli fluttuanti e ventagli, e borse e soprattutto cappelli dove fiorivano rose, nastri, nodi abbinati ad abiti alla moda parigina nei nuovi colori turquoise, boredeaux, rose fané, o il “grege” con sfumature tra beige e grigio. Per sfoggiare simili abiti numerose erano le feste, soprattutto durante il carnevale e mentre a Perugia Olimpia Antinori partecipava ai tanti balli a palazzo Cesaroni o al Circolo dei Filedoni, al Pavone e al Turreno indossando il famoso abito arancio “a pastiglia”, cioè a pois, a Foligno arrivava il Barbanera in mongolfiera e c'era la premiazione in piazza delle più belle maschere...

 

LE RICCHE e giovani signore di Foligno rincorrevano questo trionfo dell’apparenza consce di una bellezza acquisita già dalla natura, come si raccontava, tanto che persino il conte perugino Averardo Montesperelli, nel suo libro “Viaggi in Umbria” parlava di “ un’animata e ben abbigliata gioventù femminile di cui Foligno gode”. Una città che economicamente godeva di una piena autonomia, una ricchezza acquisita dalla lunga storia di importante centro commerciale dove transitavano sin dai tempi antichi merci provenienti da tutta la penisola.

 

E LA serata è stata animata anche dalla bella voce della musicista, vocalist e attrice Emanuela Mari che ha interpretato una appassionata romanza d’ amore e cantato “A vucchella” una canzone del 1907 scritta da Gabriele D'Annunzio, musicata da Francesco Paolo Tosti e edita da Ricordi, sembra dedicata ad una ragazza del famoso e storico Gran Caffè Gambrinus, oppure, altra ipotesi, composta davanti allo Scoglio di Frisio a Posillipo.

 

UN LIBRO importante che si legge con una attenta curiosità per i particolari, per l’accurata ricerca, per l’aneddotica colta e le splendide fotografie, soprattutto quelle che ritraggono un mondo lontano di bellezza e cambiamenti sociali. In vari capitoli: Le riviste di moda, Vestivamo alla marinara, Il ritratto dei figli e quello di famiglia, Fashion&Style, Entra il 1900, Il Teatro Apollo Piermarini e la Piazza Vittorio Emanuele, Gli eventi cittadini, Gli accessori della moda, Il dovere e il piacere, Tempo di vacanza e un carinissimo Sì, lo voglio, dedicato alle nozze, con l’abito bianco, il velo, lo strascico, il corpino aderente appuntito, le maniche a gigot, guimpe fino al mento e gonna a calice capovolto...Nozze con l’inizio di quell’innamoramento che veniva rappresentato in foto con l' “amorino strappabaci”: un cupido dalle ali piumate rappresentato da un bambino riccioluto a cui si chiedeva, con il dagherrotipo, l’immobilità per almeno 30-40 minuti...

 

 

AMBRA CENCI, Scatti di Stile. Cronaca e moda a Foligno 1890-1914, Fabrizio Fabbri Editore 2022.

 

 

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato