I SAGGI E GLI ASSAGGI DI ASPETTANDO SAN “GOSTANZO”, GALLERIA D’ARTE ARTEMISIA- PERUGIA
TRA curiosità e stornelli di affettuosa "peruginità", agiografia di un santo e storia di un torcolo che ogni anno vuole festeggiarlo: i perchè del suo nome, della forma e degli ingredienti. Tra la bellezza del luogo e le bontà dei dolci assaggiati per una serata interessante e diversa.
COSI’ è stata la prima edizione di San “Gostanzo” tra Saggi e Assaggi alla Galleria d'Arte Artemisia con Peppe Fioroni, il padrone di casa, che apre alla grande con il suo organetto, con Sandro Allegrini che introduce raccontando storie perugine su Costanzo e sui nostri tanti patroni e con il mio intervento di antropologia alimentare, tra mito, rito e storia di un manufatto profumato d’anice, uva passa, pinoli e cedro candito che, soltanto lui con questi ingredienti, può essere chiamato torcolo di San Costanzo.
COSTANZO il santo più affettuosamente ricordato dai perugini che lo hanno eletto all’unanimità il patrono per eccellenza. Il loro primo vescovo, martirizzato intorno al 170 d.C e la cui ricorrenza è attestata al 29 gennaio dal Martirologio Geronimiano, la più antica raccolta di santi e martiri cristiani. Infatti la Diocesi di Perugia sarebbe stata eretta secondo la tradizione nel II secolo, e il primo vescovo riportato è proprio Costanzo, il cui «episcopato riposa sopra una tradizione seria e accertata» (Francesco Lanzoni, storico e agiografo).
E A SEGUIRE L’ASSAGGIO intrigante dei torcoli delle pasticcerie Alunni di Ponte San Giovanni, di Antica Perugia e di Cerquiglini del rione di Monteluce, dei Forni Faffa di Pontevalleceppi e Fontana di Perugia in centro storico. Tutti diversi per dimensione, cottura, alveolatura legata alla lievitazione, maggiore o minore presenza di “condimento” dato dagli storici ingredienti e quindi intensità di aroma e gusto. Pur nella rigida prescrizione del disciplinare e della forma a ciambella, il nostro torcolo da torqueo latino, attorcigliare.
E ALLE PARETI, che supportano volte di fascino antico, la bellezza, la creatività e la fantasia degli artisti Alfredo Mommarelli EdoArt con Cortinarum Vela e le poesie di Duccio Franci; l’ Incoscienza dell’essere Ironia in 3D di Massimiliano Donnari “ MaMo”; L’astrattismo dei colori di Mauro Tippolotti, insieme alle opere di Mario Schifano, Giuseppe De Gregorio, Daniele Menichini e Beatrice Mattei e alle oniriche e colorate creazioni ceramiche dello stesso Fioroni che attraversano con lampi di luce la Galleria.
E a fine serata l’ingresso di due maschere, belle e misteriose, accenno a un Carnevale da festeggiare prossimamente in Galleria…..chissà.
ASPETTANDO SAN “ GOSTANZO” TRA SAGGI E ASSAGGI, una anteprima interessante con un folto pubblico intervenuto. In preparazione alla Luminaria di oggi, l’antica processione dei lumi dedicata al Santo alla vigilia della festa, e alle celebrazioni di domani 29 gennaio, quando riti religiosi nella chiesa a lui dedicata e in cattedrale si uniranno alla grande Fiera di Borgo XX Giugno, il Borgo Bello, e alla degustazione di “torcolo e vinsanto” offerti dal Comune di Perugia a tutta la città.
marilena badolato