ijf 13 RACCONTAMI L’UMBRIA: REPORTAGE DI UN PREMIO
Raccontami l’ Umbria, Stories on Umbria Journalism Award, per il 4° anno consecutivo è il Premio indetto dalle Camere di Commercio di Perugia in collaborazione con quella di Terni. “ La grande caratura professionale degli autori, il prestigio delle testate, la qualità dei lavori presentati, è per noi motivo di grande soddisfazione”, afferma il Presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni.
Sarà “il costruire su un fatto un racconto sin dalle prime righe”, come insegnava Enzo Biagi, esordisce il giornalista Rai e scrittore Bruno Gambacorta Presidente di Giuria, presentando i concorrenti e i lavori. E “il fatto” siamo noi, l’Umbria, vista dalla Stampa, dal Web e dalla Tv. Un lungo lavoro da giudicare, con ben 59 candidature provenienti da 10 paesi: Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Romania, Australia, Russia, Danimarca, Cina e Mali, e con 3 finalisti per ogni sessione.
Si inizia da quella “scritta”, la sezione Stampa, con la vincitrice Nell Casey, The New York Times, e il suo racconto, Frescoes and Folklore in an Umbrian Town, amore verso una città di cui lei preferisce le opere d’arte e la vita della gente. “Ognuno ha dei propri occhiali attraverso cui guarda una città, per me è l’arte e la storia delle persone che ci vivono, per mio marito è la cucina”, ammette sorridendo. A Gubbio con la famiglia insomma per fare un girotondo, per tre volte, attorno alla fontana del Bargello, per avere quella patente di matto onorario come vuole la tradizione e per godere dell’amicizia di un cenacolo di artisti che puntualmente si ritrovano “accolti” nel Castello della Fondazione Civitella Ranieri. Il premio va a una sorta di diario di viaggio, leggero e godibile su Gubbio , in un momento di apparente relax, in visita con la famiglia. Gli altri due premiati saranno Federica Botta, umbra di adozione e ligure di nascita, con i suoi Tesori da scoprire, pubblicato su Itinerari e Luoghi , dove l’Umbria affascina perché regione”minore”meno conosciuta, un tesoro ogni volta da riscoprire. La reporter umbra-ligure mostra percorsi e siti affascinanti e dimenticati con preziosi consigli sul territorio, con pregevoli foto di Alessandro De Rossi. Altro premio ad Alessandra Mammì per Sulle ali dell’Utopia, articolo uscito sull’Espresso, “ Dell’Umbria colpisce il suo spirito contemporaneo, la sua voglia di perenne innovazione, capace di cambiare prospettive per essere sempre al passo dei tempi. Uno Spirito di rivoluzione che ho scoperto in Umbria, in corso d’opera, intrecciando varie volte questa regione per interessi e scopi d’arte”. Accompagna il lettore alla scoperta di quest’Umbria minore, partecipando ad una visione contemporanea con un linguaggio interessante e accattivante.
Per la sezione Web il vincitore è Gamer Autdinov che attraverso Giovanni da Pian del Carmine, missionario francescano, trova legami antichi tra la nostra regione e la sua Russia nel lavoro, un filo rosso della storia, L’Umbria: dal passato al presente. “ L’Italia è un paese grandemente apprezzato per la sua cultura, le sue bellezze, la moda, il cibo, è nella rosa dei cinque paesi più visitati dai turisti russi”. Gli altri premiati Edward Alex Berger, americano-danese, con La città-fortezza Orvieto, l’amore per il posto, la curiosità e l’emozione che suscita il posto visitato.” La passione del travel blogger nel descrivere quel luogo, suscita nel lettore l’emozione di condividere lo stesso sentimento e la curiosità per le nuove storie pubblicate“. I suoi eccellenti post, articoli freschi e d’emozione, colgono appieno l’ atmosfera delle città visitate. Lee Marshall, dal Regno Unito, descrive invece Spello Montefalco e Bevagna, tre nostri gioielli medievali. “La brevità del viaggio, in tempo di crisi, va a vantaggio di questi piccoli gioielli minori da visitare, un immergersi in esperienze diverse e rilassanti, una settimana in cucina a scoprire il cibo italiano o una settimana in bicicletta pedalando lungo l’Umbria e i suoi sentieri o attraverso vigneti. E’ una regione slow, e c’è tanta richiesta in un mondo fast, di luoghi di questo tipo“. Lee Marshall accompagna il visitatore nella visita di tre città medievali nascoste offrendo consigli per rifocillarsi, mangiare o dormire, e godere al meglio la bellezza dei luoghi.
Per la sezione Tv il vincitore è Marco Hagge di Bellitalia, Rai 3, settimanale sull’arte, la cultura, i paesaggi più belli del nostro paese, con Il mondo fatto a scale, dove è protagonista la nostra città con i suoi saliscendi medievali.” Il bello di Perugia è la sua stratificazione, l’essere costruita su civiltà preesistenti, cosa che gli antichi facevano sempre, grandemente rispettosi del lavoro dei predecessori. Come la televisione è in fondo una stratificazione temporale di immagini, così questa città appare come una stratificazione dello spazio.” Premio per il servizio perfettamente in linea con gli argomenti del programma: non si può prescindere da questa regione, l’Umbria, se si parla di una Italia del bello. Altri premiati: Cristina Erbetta programmista-regista ha lavorato a Linea blu, a Sfide, e ora Rai Storia per il suo servizio su Terni la città dell’acciaio. Una scelta diversa, quella di descrivere la lavorazione storica, di sempre, dell’acciaio in questa città umbra. “ Tra le teche Rai vi erano molte storie sull’Umbria interessanti, culturali, ma le colate e la potenza degli altiforni non erano descritti, inoltre per tanto tempo Terni ha rappresentato per l’Italia la capitale della produzione dell’acciaio. Allora Terni diventava un po’ il simbolo della situazione economica italiana attuale”. Altro premio a Maurizio Roversi e Syusy Blady per Le Acque dell’Umbria, nell’ambito del programma Slow Tour di Rete 4. “ Per raccontare anche l’Italia della provincia, dice Sandro Bottazzi che ritira il premio per gli autori, impegnati al teatro comunale di Bologna, un ‘Italia poco raccontata se non per fatti di cronaca rosa o nera. Invece è terra di eccellenze che vanno comunicate insieme alla cultura, alla conoscenza concreta delle località. In un mondo dove comunicare avviene in modo così veloce, diventa più facile e più fondante vivere in modo slow certi luoghi”.
Insomma aspetti interessanti, interessanti luoghi e punti di vista si intrecciano in questa regione pur piccola e spesso dimenticata dai grandi interessi nazionali.
Il Festival Internazionale del Giornalismo in questo è una ventata sferzante, bella e in pieno viso, per farci vedere come veramente siamo da come gli altri ci vedono, con quell’ interesse quasi misto a una certa curiosità. L’Umbria e i suoi arcani, come la fontana di Gubbio attorno alla quale girare tre volte o come paesi- gioiello da scoprire ogni volta in una diversa caccia al tesoro; o Umbria come spirito di rivoluzione, sempre esistito, per una sorta di atavica ribellione al potere precostituito, che è vero ci rinnova sempre, grazie alla caparbietà che ci ha regalato la storia, che è anche storia antica di viaggiatori-missionari alla scoperta di nuove terre come Giovanni da Pian del Carmine; Umbria come emozione che i nostri luoghi suscitano per la loro bellezza incontaminata o per la loro rilassante amenità, catturata pedalando o davanti a un buon piatto; buono e bello che convivono anche nella capacità antica di stratificazione di uno spazio, perché da sempre noi rispettosi della storia, o Umbria in una città che ha fatto della lavorazione dell’acciaio una storia italiana, o ancora Umbria in una trasmissione che insegna che ci sono posti belli dove vivere slow è ancor più bello.
Tutto questo ci ha mostrato oggi il premio Raccontami l’Umbria. Un racconto diverso a più voci. Un nuovo tassello da aggiungere al nostro amato puzzle, l’ Umbria.
ijf 13 RACCONTAMI L’UMBRIA
Bruno Gambacorta Eat Parade TG2, giornalista e scrittore
Dennis Redmont, giornalista e autore
Giorgio Mencaroni presidente Camera di Commercio di Perugia
Centro Servizi G. Alessi
marilena badolato maribell@live.it 27 aprile 2013 foto di gloria panfili