IL GARDEN CLUB DI PERUGIA VISITA IL PARCO SECOLARE DELLA VILLA ” ALLA POSTA DEI DONINI”
LE PIANTE SECOLARI abbracciano di una strana fascinazione l’antica villa dei Donini qui a San Martino in Campo di Perugia, costruita dalla famiglia dei Conti Donini in stile pre-neoclassico come residenza di campagna, e oggi un lussuoso resort attorniato da un parco che conserva ancora l’originale muro di cinta.
FORTUNATI GLI OSPITI DELL’ALBERGO che possono passeggiare, fare footing o meditare lungo i piccoli viali del silenzioso parco dove i raggi del sole oggi penetrano donando spruzzi di luce mentre uccelli comunicano tra i rami di questa verde oasi. Oggi che l’estate ancora non sta morendo. Solo la luce che lentamente scolora ci avvisa che l’autunno inizierà presto, ma oggi non ancora. Godiamo allora dei raggi pieni del sole e abbracciamo queste piante, questi tronchi secolari, chè ci fa bene. Così almeno ha spiegato nel suo chiaro e puntuale intervento “ Gli alberi: tra storia, scienza e mitologia” il professore Aldo Ranfa, Facoltà di Agraria, Dipartimento di Biologia applicata, oggi Ingegneria civile e ambientale. L’amico albero infatti emana onde elettromagnetiche che hanno frequenze simili alle nostre. Questo fenomeno fisico, chiamato risonanza, consiste nell’aumento di energia all’interno del nostro organismo: gli alberi perciò quando vengono in contatto con noi, riequilibrano a livello bioelettrico le nostre cellule. Queste onde positive interagiscono con l’ambiente e tutti gli altri essere viventi, e rimandano quell’ “aura” che un tempo, a contatto con i luoghi del verde, era mistero e oggi sappiamo essere benessere. Un lungo excursus sulla storia dell’albero dal mito ai nostri giorni, tenuto per noi appassionate del verde, socie del Garden Club perugino e che amiamo, grazie agli incontri organizzati dalla nostra presidente Giuseppina Mantucci Massi Benedetti, vederci , quando possibile, proprio a contatto e in mezzo al verde che ci circonda.
LE SALE E I SALOTTI DEL PIANO NOBILE DELLA STORICA VILLA dove si è tenuta la conferenza, sono interamente decorate da tele ed affreschi del pittore settecentesco Nicola Giuli: spicca, immagine ampia, l’antica frutta tra vivaci festoni fioriti, fitti racemi, nature morte di mele pere melograni e cocomeri aperti, mescolati ad animali domestici ed esotici, tra frammenti architettonici e scultorei classicheggianti e sfondi paesistici, elementi naturalistici e simboli che rimandano a un mondo di una classicità recuperata. Sempre il piano nobile racchiude la sala creata per i concerti con le tele dipinte da allievi della scuola di Francesco Appiani. Dell’Appiani è anche una pala d’Altare, rappresentante San Filippo Neri e la Madonna, situata nella cappella settecentesca. Altra preziosità da ammirare lungo un viale del parco sono le cinque urne cinerarie etrusche del III secolo a.C.
AMARE IL VERDE, CONOSCERLO, COMPRENDERLO nel rispetto della sua bellezza e unire la cultura del verde alla sua pratica e alla tutela del paesaggio. E scoprire anche dove il verde è molto antico e ha una storia da raccontare. Questa villa e questo parco hanno tante storie da raccontare, non ultima quella di un membro della famiglia Donini che nel 1850 ha dedicato questa “bellezza verde” alla consorte ventisettenne, la contessina Laura, morta prematuramente di parto. E il piccolo mausoleo del parco invita a entrare e leggere l’epigrafe d’amore, e formulare una breve prece di rispetto a chi ha amato tanto da dedicare una grande e imperitura bellezza verde a un amore perduto. E osservare da vicino, toccare questi alberi che il professore Ranfa, con schede tecniche e minuziose, ci aiuta a catalogare sul posto, nella forma, colore, corteccia, foglie, luogo d’origine, storia. Persino un arbusto con le cui foglie anticamente si faceva la carta, racconta questo parco. E varie aghifoglie, conifere, pino marittimo, pino rosso e ancora il raro ginkgo biloba, lecci e bambù e nomi affascinanti in mezzo a colori tenui e smorzati o vividi di sempreverdi che attestano con prepotenza la loro perennità.
E Maria Luisa Mencaroni, squisita padrona di casa, terminato il giro nel parco, offre sotto i gazebo apparecchiati per noi, un happy hour di prelibatezze salate e dolci. Ed è proprio un very happy hour, una pausa felicissima, tra profumi di verde e accattivanti aromi di gusto in bocca.
marilena badolato