IL GARDEN CLUB-PERUGIA CON I SUOI FIORI IN GIPSOTECA
DIALOGARE in Gipsoteca con antichi gessi bianco astrale e colori densi di corposità materica di opere d’Arte contemporanea dalla sapienza dell'artista Alfonso Frattegiani Bianchi. E fiori in composizioni, dalle maestre della Scuola SIAF, che incollano le due realtà ad un unicum. Così il verde acido- violetto- indaco- delle opere in parete e dei fiori, sembra richiamare l’Arringatore in bronzo prodotto, accostato per tonalità in fondo proprie. Realtà monocrome, ma in realtà vive di riflessi di pietra serena, la stessa usata dal Brunelleschi. E i rossi a raccontare la Colonna Antonina in porfido rosso egiziano, e gli ovali che riproducono nella forma il volto stupendo degli sposi Etruschi gentilmente abbracciati sopra il loro simulacro.
E L’ORGIA DEL BIANCO e delle vicine contrapposizioni ha la forza dei simboli: purezza, immortalità come perennità. E la luce così vera del gesso riesce a comunicare la bellezza dei fiori accostati, recisi, ma palpitanti di colore e forma a dialogare con le soprastanti volte.
QUI AD AMMIRARE l’antica tecnica di maestri del gesso che aggiungevano, restauravano, creavano da storie e miti calchi prodigiosi. Come il Lacoonte, che negli scritti di Virgilio,"Timeo Danaos et dona ferentes" (Eneide, II, 49), sembra ancora oggi ammonire: “temiamoli anche se ci portano doni” e che sarà per questo ucciso, insieme ai due figli, trascinato in mare da mostri marini divoranti le membra, a far sì che tutto, la distruzione di Troia, avesse luogo secondo il volere degli dei. Oggi vere opere d’arte che insegnano un passato pur vivo. E accanto in parete tre opere moderne di diverso blu, donate dall’artista alla Gipsoteca, a interpretare con il colore le profondità marine del regno di Poseidone. E in fondo, come è stato scritto, il colore che congiunge cielo e mare.
E LA GRANDIOSA “Personificazione del Nilo” dove la sontuosità del fiume ubertoso regala materia alla cornucopia delle maestre SIAF, festante di frutta e fiori ricolma, a raccontare quando le piene del fiume sacro agli Egizi rendevano questa terra magnificamente fertile. E una pigna circonda i grappoli d’uva a ricordo del pino, simbolo di immortalità, e di quando la resina avvolgente sigillava le anfore che portavano il vino per terra e per mare, così che anche il nettare inebriante di Bacco fosse arricchito di nuovi aromi, uno straniante profumo ritenuto afrodisiaco. E dove l’anatomia animale e quella umana sembrano incontrarsi in forme morfologicamente simili da cui nascono i mostri mitologici…fenici, chimere…
COSI’ APPARE oggi la Gipsoteca di Perugia, 85 opere di bellezza, in sale sapientemente restaurate e pronte ad accogliere Cultura, quella con la C maiuscola, che non ha confini o limiti, che tutto accoglie e tutto dilata, promettendo sempre nuovi e ampi spazi alla conoscenza.
GIPSOTECA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA
LIAISONS/ DIALOGHI
Con una mostra di Alfonso Frattegiani Bianchi (16 novembre-15 dicembre 2018)
Con le composizioni delle Maestre SIAF, Scuola italiana di Arte floreale, del Garden Club Perugia
Iniziativa organizzata dal CAMS, Centro d’Ateneo per i Musei Scientifici, direttore prof.ssa Cristina Galassi, e dal Dipartimento di Lettere, Lingue-Letterature e Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Perugia, direttore prof. Mario Tosti. Relatrice della serata la prof.ssa Cristina Galassi coadiuvata dalla dott.ssa Benedetta Sciaramenti.
marilena badolato