IL MIO “DOLCE” UMBRIA-LIBRI/ SCRITTURE D’AUTUNNO PRESSO IL CAFFE’ SANDRI DI PERUGIA.
IN OCCASIONE DI UMBRIA-LIBRI alcune mie pubblicazioni sono esposte in vetrina da Sandri, uno dei Caffè storici italiani. “Anatomia al gusto di…” saggistica gastronomica dedicata alle bevande più diffuse e più amate dagli italiani e “Come guida ( re) un’emozione” di gastronomia emozionale collegata ad alcune importanti città umbre, entrambi Morlacchi Editore, e gli ultimi di gastronomia storica “A tavola con Pietro Vannucci il Perugino” e Il Torcolo di San Costanzo e la Ciaramicola, i dolci dei fidanzati, dell’editore Fabrizio Fabbri, fanno bella mostra di sé tra le golosità che Sandri dedica agli eventi più importanti della nostra città. E in basso in linea con il tema del bosco autunnale ho inserito la pubblicazione dell’Accademia Italiana della Cucina, associazione a cui appartengo e testo annuale a cui collaboro. I libri aperti, a simulare una lettura, poggiano sulla poltrona da camino rivestita dallo splendido tessuto Paisley, motivo vegetale a forma di goccia, dello storico negozio G7 di Giorgio e Annarita Maremmani Setti che ancora oggi, dopo 40 anni, espone preziose stoffe di marche prestigiose e regala nuove intuizioni grazie alla creatività di Annarita.
MENTRE nella piccola vetrina laterale del locale ho posto un libro che considero tra i più completi e affascinanti sul mondo del tartufo: “Truffle/Truffe. Il tartufo: una storia di grandi passioni”, scritto a quattro mani da Marco Maovaz e Sonia Merli, un testo in cui scienza, erudizione e letteratura si combinano insieme, grazie al materiale raccolto e custodito da Francesco Allegrucci, appassionato conoscitore e collezionista di stampe e libri antichi che, in vita, ha profuso grande impegno nella valorizzazione del Tartufo, libro pubblicato postumo dalla moglie.
CREARE dei ponti tra tradizioni, ingredienti e persone, e raccontare gli eventi e le storie della nostra città, questo lo scopo del Caffè Pasticceria Sandri, oltre ovviamente quello di regalarci prelibatezze in un ambiente colmo di arte e bellezza. Entrati nel locale luminoso con grandi vetrine lungo Corso Vannucci, colpisce il lungo bancone in elegante marmo sotto grandi lampade d’antiquariato in cristallo. Mentre nel counter in fondo fanno bella mostra di sé croissant e golose brioche, sospiri di riso, pasticceria dolce e salata e biscotteria, anche la più fine, quella da tè. Qualche seduta per una goduriosa pausa, tra scaffali che grondano bottiglie preziose e rare e nuove intuizioni come il Bitter-Sandri. Il soffitto affrescato rimanda alla storia, al mondo colorato Sandri e alle vetrine scintillanti laterali colme di dolcezze di cioccolato, di zucchero, e nuove creazioni come il cioccolatino “Albacio” e il “Gianduiotto al sale” dove piccoli infinitesimali granuli intensificano in bocca la cremosità del gianduia regalando una allegra agnizione. Mentre piccole “perle di gusto” accompagnano i profumati caffè.
STORIA E IDENTITA’ in linea con la tradizione dolciaria dell’azienda che ha celebrato il primo secolo e mezzo di vita con l’artista-pasticcera Carla Schucani e continua, con la nuova gestione, il proprio lungo racconto in queste vetrine colme di ricercate dolcezze grazie a un bravo Maitre- Patissier: primeggiano sempre le “Sacher”, di lucente cioccolato, che non possono mancare mai come, sempre richiesta, la torta “Perugia Antica”, sfoglie geometriche di cioccolato a rimembrare le antiche forme della nostra città medievale, insieme a deliziose frolle ai frutti di bosco, visto il tema autunnale, alla classica “Foresta nera” pan di Spagna al cioccolato, panna montata e ciliege e alla bella torta “Venere” a base di riso venere, composta di mirtillo e croccante di mandorle. Accanto i famosi marrons glacés, perfetti, ben presto terminati e subito, su pressante richiesta, preparati per la mattina del giorno dopo.
Quando le vetrine di Sandri, tra bellezza e dolcezza, offriranno il buongiorno a tutti i perugini e ai numerosi turisti che guardano ammirati e fotografano questo Caffè che parla della città dal 1860.
Grazie a Elisabetta Rossetti per la gentile ospitalità.
marilena badolato