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IL PRESEPE VIVENTE DI SAN GREGORIO DI ASSISI. DA NON PERDERE!

IL PRESEPE VIVENTE DEL CASTELLO DI SAN GREGORIO DI ASSISI, di ambientazione storica e scenica perfette e di emozione altissima. Una lunga attesa prima di entrare, tanti sono i visitatori, persino un pullman di turisti partenopei, che è giunto per visitare un presepe diventato famoso in tutta Italia.

 

MA, UNA VOLTA DENTRO IL CASTELLO, su per le strade acciottolate, giù per le viuzze scoscese, l’atmosfera e la storia ti assalgono all’improvviso ed è anche le vicende nostrane di lavoro e antichi mestieri: lì accanto si impasta farina di grano antico e acqua per un primitivo saporoso pane in assaggio e più avanti sarà la bruschetta con il nostro olio nuovo e il vino caldo e dolce, edulcorato dal miele, chè così era un tempo. E bevendo ti scaldi nel corpo e nell’anima, in questa gelida serata di fine dicembre, la prima così fredda, con un vento di tramontana che penetra tra le mura possenti e ben conservate di questo castello, chè così sarà stato anche allora. Tra luce di fiaccole e torce, chè questa era l’unica luce, i visi dei figuranti, numericamente accresciuti negli anni ad arricchire nuovi personaggi e mestieri, appaiono ancor più ancorati al tempo che fu, avvolti nei loro costumi.

 

E MOSTRANO COME si torniva il legno per calici e suppellettili, si lavorava l’argilla per farne vasi, si forgiava il metallo per armi e utensili- mentre donne cardano lana, girano fusi e tessono su antichi telai- e ancora come si lavorava il formaggio di latte cagliato- presenti i pastori e greggi belanti-e ancora avanti ben oltre le mura di questo castello, come si tagliava la legna nel percorso del bosco e come funzionava il molino ad acqua- e c’è davvero un ruscello a cascatella che fa girare la mola- e poco prima in alto come il grano veniva separato dal loglio con il movimento, in alto e contro vento, di un grande vaglio rotondo, e come si pescava con rudimentali reti e come Erode governava attorniato dal suo harem mentre un sommo sacerdote le leggi interpretava. E persino la piccola chiesa di San Gregorio oggi è aperta per una preghiera, tra canti di Natale.

 

E LENTAMENTE TRA LE VIE DELL’ANTICO CASTELLO, illuminate da luci fioche, tra maghe che preparano pozioni miracolose e “fumanti”, tra prigionieri fustigati, tra grida e schiamazzi di soldati, tra rumori di un borgo che vive di vita di lavoro e mestieri di un tempo, arrivi poi, camminando fuori dalle case del castello, a una grotta con una mangiatoia dove ruminano un bue e un asinello e dove due genitori poveri, ma illuminati da una luce divina, proteggono il loro neonato. Uscendo ritorni alla realtà un po’ stordita tanto eri immersa in quel tempo, in quei luoghi, tra quella gente che inconsapevolmente è testimone, vivendo la vita di ogni giorno, di una nascita sublime.

 

 

Presepe vivente a San Gregorio di Assisi. Da non perdere. Con l' importante finalità del ricavato devoluto in beneficenza.

Ancora nei giorni 28 dicembre, 1 gennaio, 4 gennaio, dalle 17.30 alle 19.30; giornata conclusiva il 6 gennaio dalle 17.00 alle 19.30.

 

marilena badolato 26 dicembre 2014    foto di marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato