Qui da me il gusto è inteso nella sua accezione complessa e completa, come atto finale di un percorso sensoriale che porterà a vedere, assaporare, fiutare le cose e il mondo in modo un po’ speciale, con un approccio diverso alla realtà. Un affrontarla da diverse angolazioni, a trecentosessanta gradi, in questa specie di collana online polisensoriale che ho chiamato “dentro” proprio per penetrare dentro le varie realtà che la parola gusto può comprendere: arte, letteratura, musica, teatro, cinema, moda, cultura insomma in senso onnicomprensivo. Gastronomia e culinaria saranno sempre in primo piano, passione di una vita, specializzazione di una vita, intese anche come studio, approccio alla realtà umana di conoscenza, modo di alimentarsi delle genti nelle epoche storiche e nelle varie civiltà. Cibo insomma come fatto culturale e antropologico. La cucina del territorio, nello sfruttare le risorse a propria disposizione, nelle materie prime a chilometro zero, nei ritrovamenti casuali dell’ hinc et nunc, se mostra la capacità di rinsaldare i legami con la propria terra e con la tradizione, apre anche la via alla ricerca di una propria indipendente e creativa via personale. Come il creare dei piatti con quello che c’è in casa che richiede una dimestichezza tecnica, una capacità di serendipità, il saper dare un senso gastronomico a ciò che è messo a disposizione dal caso, che segna il sorpasso della fantasia sulla norma. Senza dimenticare mai la parte ludica, il gioco, il gusto della scoperta del nuovo manicaretto che fa la storia, che è più importante della scoperta di una stella come affermava Brillat- Savarin. Via allora con le ricette, con le intuizioni, con le prove d’autore per inventare nuove realtà a tavola; via con la magica alchimia, con gli esperimenti in continuo fieri che ognuno di noi può fare a suo piacimento e per suo piacimento, perché non c’è niente di più affascinante di ciò che non esiste.
La creatività? Un insieme di fattori: la voglia di giocare, ma senza competizione, il play per intenderci e non il game, il godere del gioco liberando la mente. Poi arriva la combinazione, un incontro casuale di oggetti o situazioni che attivano la creatività; segue la condizione di uscita dalla normalità, dalla consuetudine, un pensiero libero, e non ultima la predisposizione alla curiosità, essere flessibili e ricettivi verso le coincidenze fortuite. Casualità degli incroci e degli incontri, cercando il potenziale di ogni situazione, avere insomma uno sguardo largo sulla realtà. “ Lascia che accada in ogni altrove possibile”, perché spesso si cerca una cosa e se ne raggiunge un’altra. Perché questa è la storia, oggi è già ieri, non possiamo già più esattamente ricostruire le condizioni esatte dell’epoca dei fatti. I rami principali del pensiero diventano allora i collaterali e lasciano il posto ad altro. Un altro maggiore e più interessante indirizzo.
Era necessaria una nuova veste grafica, per essere più chiari, per andare incontro a nuove realtà digitali, ai nuovi mondi che a ritmo vertiginoso stanno cambiando. Cambiamo veste allora, indossiamo il vestito nuovo e partiamo. Insieme ancora una volta.
Marilena
Benvenuti da me. Alla scoperta di un sito che vuole essere costantemente in progress. Curiosità, conoscenza, passione si incontrano per parlare di tradizione e nuove tendenze, creazioni e idee, eventi culturali, fatti curiosi, enogastronomia. Della mia città, ma anche della mia regione e della realtà italiana in generale, con le tendenze, i gusti, le eccellenze che ci rendono grandi.