JAZZ E STELLE NEL BICCHIERE (DI BIRRA)
Una notte jazz qui al Brufani. Al bar Collins’: Jazz e stelle nel bicchiere, stasera. Con birra artigianale umbra, fresca. Birra, ceppo di Saccaromiceti biondi scuri rossi, fermentazione alcolica di zuccheri di amidacei, malto d’orzo, frumento, mais, avena, poi aromatizzati con il luppolo. Oggi la nostra anche al farro, alla lenticchia, alla cicerchia. Birra, diffusissima e antichissima bevanda. Birra, perché a quart of Ale is a dish for a king, W. Shakespeare ne Il racconto d’inverno, atto IV, scena III. Musica jazz e Pianeta birra, da sempre. Jazz, responsorialità, poliritmia spesso sincopata, scala musicale pentatonica o comunque alterata per un abbassamento del terzo e del settimo grado, marchio originario riconoscibile in ogni brano jazz. In più strumenti da “banda”, orchestrine che nascono suonando trombe, basso-tube, cornette, clarinetti. E quell’ improvvisazione che commuove, di chi, in origine, suonava a orecchio, chè non sapeva leggere le note. E che orecchio. Il solista usciva dal tema e si sbizzarriva, giocava col suo strumento, giocava con le mani, e la band lo seguiva; poi attaccava un altro e così gli altri musicisti, uno alla volta, per un gioco d’insieme fantastico, ogni volta diverso, mai uguale.
Il jazz invase il mondo così. Il jazz diventò il mondo così.
E così è nata la Giornata internazionale del Jazz, come patrimonio dell’Umanità, ed è e sarà il 30 aprile di ogni anno, a ricordo di un canto corale, di richiamo, di lavoro, di schiavitù, di sacralità, di primordialità, di tristezza. Di libertà. Long live the jazz!
UMBRIA JAZZ PERUJAZZ 6-15 LUGLIO 2012 come sempre ovunque nelle strade nei vicoli nelle piazze nei luoghi più belli della nostra città
Certi capivano il jazzzzzz
l’argenteria spariva
ladri di stelle e di jazzzzzz
così eravamo noi, così eravamo noi.
Sotto le stelle del jazzzzzz,
un uomo-scimmia cammina,
o forse balla, chissà,
du-da-du-da-du-da…
Paolo Conte, Sotto le stelle del jazz
marilena badolato maribell@live.it 13/ 7/ 2012