L’ “UMBRIA INSIEME PER L’ALZHEIMER”. 24 SETTEMBRE 2016: GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER.
ALZHEIMER nel 2016, una patologia sempre più diffusa in Italia e nel mondo. Quando l’ invecchiamento significa deterioramento mentale e perdita di se stessi. Alzheimer e demenza senile, quando la mente se ne va e ci abbandona e ci affida totalmente a chi ci sta attorno e si prende cura di noi. I familiari stessi sono spaesati di fronte a un proprio caro che non li riconosce più, li confonde, li cambia con volti noti o sconosciuti, ma mai gli stessi. Lo scopo primario è allora quello dell’umanizzazione della cura, dell’ approccio non solo farmacologico, e soprattutto rivolto verso il “salvabile”, quello che anche la demenza non può cancellare.
COSI’ OGGI, sabato 24 settembre 2016, presso il Polo didattico dell’Università di Perugia, in occasione della XXIII giornata Mondiale dedicata a questa patologia, si è svolto l'incontro " UMBRIA INSIEME PER L'ALZHEIMER"un evento che per la prima volta ha segnato la partecipazione di tutte le associazioni del territorio regionale coinvolte nella cura e nella difesa dei diritti dei malati di Alzheimer. Spicca tra le altre la collaborazione importante, fondamentale di “Fontenuovo Residenze per Anziani” Fondazione O.N.L.U.S, che si occupa da sempre degli anziani della nostra città, insieme alle ASL Umbria1 ed Umbria2, alle Aziende Ospedaliere di Perugia e di Terni e alla Regione Umbria. Tutti insieme in un momento di incontro e confronto per creare una coscienza pubblica sulle difficoltà che le forme di demenza provocano sui malati e sulle loro famiglie.
L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA ha indicato queste problematiche come l’emergenza socio-sanitaria del XXI secolo e sin dal 2012 Fontenuovo ha scelto di lavorare su un progetto a lungo termine riguardante la gestione delle demenze e della malattia di Alzheimer nelle persone anziane. “Riteniamo sia fondamentale garantire agli ospiti affetti da deficit cognitivi le necessarie condizioni di protezione e di sicurezza – spiega la dott.ssa Simonetta Cesarini, direttore sanitario della struttura di Fontenuovo, –e allo stesso tempo fornire stimoli “riabilitativi” adeguati alle loro ridotte capacità cognitive e funzionali. In questo percorso è risultato determinante coinvolgere tutti i soggetti protagonisti dell’assistenza come familiari, volontari, operatori”. In collaborazione con l’associazione A.M.A.TA Umbria, Fontenuovo propone per il terzo anno consecutivo il “Caffè Alzheimer”, un luogo piacevole dove i partecipanti possano essere ascoltati e trovare conforto nella lotta contro l’isolamento e la solitudine. Le attività rivolte agli ospiti riguardano vari ambiti tra i quali musicoterapia, artiterapie, attività occupazionali e conversazioni di gruppo, oltre momenti legati alla riflessione intima e religiosa dei singoli. Oltre al luogo di aggregazione del Caffè – spiega Orfeo Ambrosi, presidente di Fontenuovo – la struttura ha creato un giardino sensoriale ricco di colori, suoni e profumi della Natura, una stanza multisensoriale e una ‘stanza del treno’ o della memoria per riattivare ricordi felici sopiti. Questo centro è nato con l’intento di essere un luogo a disposizione di tutti i malati, non solo quelli ospitati a Fontenuovo.
IN QUESTO PERCORSO DI ADEGUAMENTO al Piano Nazionale Demenze dell’ 11 luglio 2016 con delibera della Giunta Regionale, su proposta delle aziende sanitarie territoriali dell’Umbria, sono stati approvati e finanziati due progetti sperimentali di 18 mesi, rispettivamente alla “Residenza Protetta Fontenuovo” e alla “Residenza Protetta per Alzheimer Non Ti Scordar di Me di Castel Giorgio di Orvieto”. I progetti “Alzheimer Care” mettono gli anziani più fragili al centro dell’assistenza, comportando un notevole impegno di risorse sia umane che finanziarie.
marilena badolato