LA FONTE DI SAN COSTANZO A “SAN COSTANZO DELLE ABBADESSE”.
ESISTE ancora oggi una antica Fonte di san Costanzo, tra i luoghi del silenzio, un tempo di grande utilità agli abitanti di "San Costanzo delle Abbadesse", e di "Castel delle Forme" siamo nella zona marscianese del perugino. La fonte, costruita nel Canale di San Costanzo, era ad uso esclusivo della popolazione e serviva sia per l’approvvigionamento dell’acqua che per lavare i panni, essendo dotata di apposite vasche dove le donne, almeno fino agli anni Sessanta del '900 lavavano il bucato. E non è escluso che nel Medioevo avesse anche la funzione di ristoro per i numerosi viandanti che in questo luogo passavano.
LA FONTE infatti risale al XIII secolo e la sua costruzione segue una ordinanza che i Magistrati perugini emisero nel 1296 affinché si costruisse una unica fonte di pubblica utilità nelle pertinenze di San Costanzo delle Abbadesse che servisse pure Castel delle Forme:
“ QUOD FIAT UNUS FONS PER HOMINES VILLE SAN COSTANTII DE ABBATISSIS ET PER HOMINES CASTRI DE FORMIS IN LOCHO QUI DICITUR CANALE S. COSTANTII .”
UNA MATTONELLA esplicativa, in ceramica realizzata dall’Istituto Statale d’Arte di Deruta, è stata apposta alla fonte dalla Classe II A della Scuola Media G. D’Annunzio di Marsciano nell’anno scolastico 1979-1980.
FEUDO della famiglia dei Della Corgna era “Castel delle forme”. Il palazzo, nella piazza principale, mantiene ancora qualche testimonianza del passato, come i resti di un capitello in pietra e alcuni dipinti. La famiglia, nei pressi dell'antica chiesa di S. Costanzo, di cui rimane solo una parte del campaniletto a vela, aveva anche una residenza di campagna, sul cui ingresso ancora oggi è visibile lo stemma gentilizio. Mentre di San Costanzo delle Abbadesse, secondo il Belforti (in Memorie storiche del Comune di Marsciano. Fino a tutto il secolo XVI. Ascenso Riccieri. Forni Editore Bologna ) troviamo memoria nel 1229 in un lascito alla morte del Conte Ugolino Montemelini perugino, oblato del monastero di Sassovivo presso Foligno, dove è citato il luogo " contrada di San Costanzo delle Abbadesse, per essere stata la chiesa di San Costanzo sotto il giuspatronato delle monache di San Ponziano di Spoleto" e continua " possiamo però ritenere che la Villa di San Costanzo si riunisse ai primi del 1300 al Castel delle Forme prendendone anche il nome […]".
PROBABILMENTE Castello delle Forme nasce dalla necessità di creare un luogo fortificato a difesa delle frequenti scorrerie che si verificavano nelle campagne isolate. Infatti il castrum viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente connessi a castrare (tagliare), con probabile allusione alle conseguenze che gli interventi fortificatori avevano sul terreno. Castellum è, a rigore, un diminutivo di castrum e si differenziava dalla definizione di villa (nell’iscrizione riferita a San Costanzo delle Abbadesse) dal fatto che quest’ultima, sede di una popolazione civile, fosse inferiore a una città (urbs, civitas) sia per le proporzioni sia per le connotazioni giuridiche, ma superiore ad altri centri abitati, e tutti originariamente non fortificati (vicus, villa, burgus).
marilena badolato