LA GUIDA AGLI EXTRAVERGINI 2014 DI SLOW FOOD- EATALY ROMA
DUE CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE AL GIORNO TOLGONO IL MEDICO DI TORNO. Forse non è questo il proverbio, perché in realtà si parlava di mele, ma comunque secondo i consigli della medicina l’olio in giusta quantità è veramente salutare. Un moderato consumo giornaliero costituisce, infatti, una attestata ed efficace prevenzione contro le malattie cardiovascolari. La Slow Medicine (Corrado Bibbolino, medico e socio Slow Medicine) nasce contro la disinformazione e le sofisticazioni attraverso ricerche randomizzate, in questo caso volte a dimostrare la diminuzione, con l’uso dell’olio d’oliva, di malattie cardiovascolari e la riduzione del rischio di osteoporosi.
Sono alla presentazione della Guida agli Extravergini 2014 edita da Slow Food, qui al Centro Congressi di Eataly a Roma, nata 14 anni fa con parametri di riferimento sulla qualità dei prodotti e sulla particolarità del territorio. OBIETTIVO DELLA GUIDA è rendere il più possibile agevole la fruizione ai migliori extra vergine per offrire al consumatore la possibilità di alimentarsi in maniera corretta e salutare. Sono 704 le aziende segnalate, per un totale di 1024 oli, nell’edizione 2014 che porta alcune novità: un focus sulle cultivar più rappresentative dei vari territori; una panoramica dettagliata e sintetica sulle caratteristiche del produttore, della cultivar e della produzione. Unite a doti tecniche di rapidità di lettura e consultazione. Gli ulivi appaiono, nel video che viene presentato, come “sculture viventi” dai tronchi contorti che raccontano di vetustà e di saggezza, con i colori del verde argenteo delle foglie e delle fronde, e i loro frutti, le olive, nei “giardini degli ulivi”. Fare olio allora è paesaggio, storia, cultura, turismo e salute. “ L’olio è anche emozione del paesaggio olivato, che sempre si accompagna a erbe spontanee e profumate di buono” (Johnny Madge, degustatore). Una guida, quella Slow Food, come elemento di unione, di identità accomunate dal concetto di “fratellanza “sotto una unica Terra Madre. (Diego Soracco, curatore della Guida- Stefano Asaro presidente Slow Food Lazio)
SEGUE LA DEGUSTAZIONE DEGLI OLI PREMIATI. Al tavolo dell’UMBRIA sono presenti : l’olio del FRANTOIO GAUDENZI, di Chiuse di Sant’Arcangelo di Trevi, un Monocultivar Moraiolo, con tutta la famiglia intervenuta a rappresentare uno dei prodotti classici umbri anche nel paesaggio olivato, le colline d’ulivi di Trevi. Premiato come “Olio Slow”, cioè “ capace di emozionare in relazione a cultivar di origine e territori di provenienza , ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili e dal buon rapporto qualità-prezzo.
L’olio della AZIENDA AGRICOLA CALVARONE, presente con “le ragazze dell’olio” , giovani donne che parlano della loro famiglia, dell’olio e dei nonni che hanno acquistato queste terre olivate, un tempo di proprietà comunale. Sono di Spello, altra zona storica di terreni olivati, e hanno portato la loro Dop Umbria Colli Martani biologico: Moraiolo, Leccino, Frantoio. Premiato anche questo come “Olio Slow”.
L’olio Dop Umbria da agricoltura biologica FRANTOIO BATTA, dell’ Azienda agricola di Giovanni Batta di Perugia, olive di qualita’ Dolce Agogia, Leccino, Frantoio, Moraiolo. In terreni situati nella zona etrusca appena fuori le mura urbiche, questo olio, reduce da molteplici riconoscimenti, ha ottenuto nella guida la famosa “ Chiocciola”, cioè il simbolo assegnato a “una azienda olivicola per il modo in cui interpreta i valori-organolettici, territoriali, ambientali- in sintonia con la filosofia di Slow Food”.
L’AZIENDA MARFUGA, con uliveti a Campello sul Clitunno e a Trevi, è presente con L’ Affiorante, olio Monocultivar Moraiolo. Un ‘azienda che ha da poco tempo rinnovato e ridisegnato tutti i macchinari di produzione secondo le proprie esigenze. Premiato con il premio “ Grande Olio”, un olio “eccellente nella sua categoria per pregio organolettico, aderenza al territorio e alle cultivar autoctone”. E premiati ancora come “ Grande Olio” l’olio Viola Biologico dell’ AZIENDA VIOLA di S. Eraclio di Foligno; il Monocultivar Moraiolo Lirys de IL MOLINO IL FATTORE di Luigi Tega di Foligno, e ancora l’olio l’Emozione dell’AZIENDA AGRICOLA DECIMI di Passaggio di Bettona.
Grazie al proprietario dell’Azienda agricola I GREPPI DI SILLI, di Mercatale Val di Pesa, per il profumato miele unifloreale di Ailanto, dall’aroma intenso e fruttato di vino moscato, o il caratteristico d’Edera e quello di Sulla, o di Rovo, che ha offerto in degustazione a tutto il nostro tavolo, rendendo questo pomeriggio un allegro momento tra colleghi frantoiani.
Guida agli Extravergini 2014 Slow Food Editore
Centro Congressi Eataly- Roma
marilena badolato 4 maggio 2014