LA LOCANDA DEL TEATRO A MONTEFALCO: GUSTO, ELEGANZA E STORIA AL PROFUMO DI SAGRANTINO.
IL POSTO è bello e pieno di fascino moderno. Ma baciato anche dalla storia. E’ la “Locanda del Teatro” di Montefalco, la celebre “ringhiera dell’Umbria” famosa per il suo Sagrantino. E la Locanda è proprio nel cuore pulsante della Piazza del Comune con accanto Palazzo Bontadosi, il Rinascimento in un albergo moderno e di classe.
I PIATTI sono perfettamente allineati alla bellezza composta del locale dove estetica e funzionalità camminano insieme all’estrema professionalità del servizio accurato, mai invadente. Il giardino d’inverno regala, dalle ampie vetrate, aria, luminosità, salubrità verde alla sala da pranzo, dove ogni accortezza è perseguita.
L’entrée di benvenuto è un verace bocconcino di mozzarella di bufala e accanto, per chi lo desidera, l’olio nuovo umbro, verde profumata certezza, magari da centellinare sull’ottimo pane.
SE inizi con la terrina di fegatini con pistacchi e salsa di pere al Sagrantino passito, hai davanti un’overture di colori e sapori in una stupenda armonica tavolozza. Spalmare il crostino di pane tostato, base per questa meraviglia, è avere in bocca un delizioso foie gras “nostrano” ma ingentilito, nobilitato dalla salsa di pere arrossata dalla veemenza del passito, il vero anello della catena del Sagrantino.
GLI stringozzi sono tirati a mattarello e profumano di tartufo uncinato ottobrino. Da sogno sono i taglierini al bianco che adesso regala il suo periodo migliore e che oggi sono in menù.
IL maialino, servito con piccole incursioni di zucca gialla accanto e polvere di liquirizia, racconta di una croccantezza ammorbidita in bocca dalla zucca di stagione e dall’agnizione della liquirizia, la “dolce radice” digestiva, antinfiammatoria, antivirale. Persino il contorno di verdure lessate segue il trend di stagione e il colore vermiglio dei chicchi di melagrana, il malum granatum mediterraneo.
IL sorbetto di sola frutta fresca mantecata in gelatiera è di melone, fresco dolce succoso e prepara al dessert che segue: il tortino di cioccolato fondente Valrona, da urlo, salsato alla menta e cosparso di noci e rhum. Per finire la piccola pasticceria secca con Sagrantino passito, il gusto e la storia di Montefalco, che qui diventa elegante, dove la materia prima della tradizione si mescola a nuove intuizioni, mai improvvisate e studiate nel gusto, negli abbinamenti, nella salubrità, ma anche nella estetica dei colori e delle nuance.
Un locale da dieci e lode. Senz’altro.
marilena badolato