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LA PASTICCERIA SANDRI X SAN VALENTINO: “IL BACIO” DEL MITO IN PASTA DI ZUCCHERO DI FLAVIA GARREFFA.

SANDRI A PERUGIA espone, in pasta di zucchero, una monumentale celebrazione degli amori del mito e della storia, ad opera della bravissima artista e cake designer Flavia Garreffa. Nella vetrina della storica pasticceria lungo Corso Vannucci le bianchissime sculture regalano luce. “Il Bacio” di Auguste Rodin, ma anche “Amore e Psiche che si abbracciano” di Antonio Canova, fino a “Il bacio in Times Square”.

 

 

AUGUSTE RODIN è la vita del marmo. Uno degli artisti più rivoluzionari della tradizione plastica moderna. Le sue sculture sembrano animare la materia classica, destinata per sua natura all’immobilità. Nei due protagonisti de “Il Bacio”, nudi in procinto di congiungere le loro labbra, è forse racchiusa la traduzione materica più sublime di quei versi con i quali Dante raccontò la storia d’amore di Paolo e Francesca, destinati per sempre a vagare, anime dannate simili a colombe “sospinte dal vento”, nel cerchio infernale dei lussuriosi, nel V Canto dell'Inferno della sua Commedia.


E ANTONO CANOVA in “Amore e Psiche che si abbracciano”, celebra  il mito con un erotismo raffinato. I protagonisti sono rappresentati nell'attimo che precede il bacio, preannunciato dall'atteggiamento dei corpi e degli sguardi che si contemplano l'un l'altro con intensa dolcezza: le loro labbra, pur essendo vicine, non sono ancora unite. La testa di Amore è flessa, avvicinata al volto dell'amata, tradendo un desiderio innegabile, ma non espresso e nel tocco delle sue mani il marmo sembra divenire carne. Psiche, invece, è semidistesa, rivolge il viso verso l'alto ed alza quasi timidamente le braccia per accogliere il bacio di Amore, che presenta le ali spiegate, come se fosse appena giunto accanto a lei. Gli amanti possono ora guardarsi negli occhi: un attimo lungo e appassionato che emoziona più del bacio che verrà.

 

 

IN VETRINA anche “Il bacio in Times Square”, storico bacio di un marinaio americano ad un’infermiera. La foto viene scattata nel cuore di New York il 14 agosto 1945, giorno in cui il Presidente Truman annuncia la resa del Giappone, che sancisce la fine della Seconda Guerra Mondiale. La gente scende in strada a festeggiare, così il fotografo, che allora lavorava per la rivista Life, segue la folla e a Times Square ritrae questo momento destinato a diventare un simbolo. La sigla del titolo originale in lingua inglese è “V-J Day in Times Square” a indicare proprio il giorno della vittoria sul Giappone: Victory over Japan.

 

 

IL BACIO da sempre suggella l’amore, quella passione grande che segue il sentimento ben oltre la ragione e le convenzioni sociali.

 

IL BACIO, capace di moltiplicare la sua immagine in diverse rappresentazioni, ancora oggi sembra parlare a tutti gli innamorati come una grande dichiarazione di forza e di bellezza del sentimento condiviso.

 

 

"Non ho guardato nulla del resto della galleria. Ci sono tornato più volte e, l’ultima, ho baciato sotto l’ascella la donna in deliquio che tende verso Amore lunghe braccia di marmo. E il piede! E la testa! Il profilo! Mi si perdoni, dopo molto tempo è stato il mio unico bacio sensuale, ed era qualcosa di più: baciavo la bellezza stessa, ed era al genio che sacrificavo il mio ardente entusiasmo”. (Gustave Flaubert nella visita al Louvre davanti ad Amore e Psiche del Canova). 

 

 

marilena badolato

 

 

AUTHOR - Marilena Badolato