L’ACQUA ODOROSA DI SAN GIOVANNI.
L’ELENCO delle erbe odorose è antico. Fra tutte l’Iperico perforato o Erba di San Giovanni, che non deve mancare mai. E' infatti l’erba “scacciadiavoli” che allontanava persino le streghe dalle quali bisognava salvaguardarsi infilando dentro gli abiti erbe di protezione. E ancora rosmarino, la pianta etrusca di terra e di mare, la salvia, ritenuta "salvifica", la menta, dal latino mens (acuiva la memoria), ruta, verbena, sambuco, camomilla, petali di rosa, ginestre, papaveri, fiordalisi, caprifogli, foglie dell’erba di santa Maria, trifoglio, lavanda, timo, basilico, mentuccia, malva, foglie di noce, artemisia (l’assenzio dedicato a Diana-Artemide), finocchio selvatico (potente amuleto utile ad “affinare” l’occhio negli inganni).
ERANO RACCOLTE rigorosamente al tramonto del giorno prima e poste in un grande catino contenente acqua e posizionato all’aperto, in giardino o nel terrazzo, affinché potessero ricevere tutta la rugiada del mattino del 24 e assorbirne le energie positive. E questa acqua odorosa era pronta per lavare il viso, le mani con quell’effluvio ora più delicato, ora più balsamico, ogni anno mai lo stesso. Come tramanda l'antica usanza, l'iperico dovrebbe essere raccolto il 23 giugno, momento di fioritura a cui corrisponde la massima concentrazione di principi attivi, che avviene in genere fra il 20 e il 24 giugno in coincidenza con il solstizio d'estate. Di qui il legame con la tradizione popolare che vuole che in questa notte cada “la rugiada degli Dei”, un mito nato dalla credenza che il solstizio fosse la porta attraverso la quale gli dei facevano passare i nuovi nati sotto forma di rugiada.
L’IPERICO PERFORATO, considerata per secoli una pianta magica, proteggeva anche contro i fantasmi e teneva lontani gli spiriti infernali e per questo veniva bruciato in casa, a mo’ di incenso. Un' erba che doveva essere collocata in alto, al disopra degli abissi dell’Oltretomba, come spiega il suo stesso nome: hypericum latino, infatti, deriva a sua volta dal greco hyper, che significa “sopra”, ed eikon, che vuol dire “immagine”. Infatti i contadini lo appendevano in piccoli mazzi sopra porte e finestre. E perforatum gli deriva dai tentativi del diavolo di forarne le foglie per permettere ai suoi seguaci di infiltrarsi al suo interno: la pianta, resistendo strenuamente al passaggio, mostra da allora dei piccoli fori sulle foglie a ricordo di questa antica battaglia.
SI RITENEVA che proteggesse anche dai fulmini. Infatti coloro che nell’antichità danzavano intorno al fuoco di San Giovanni avevano il capo cinto di corone di iperico, che venivano lanciate sui tetti delle case dopo i festeggiamenti per proteggere queste ultime dalle temibili saette. Per questo si consigliava di piantarlo anche in vaso e collocarlo in punti della casa a rischio.
UNA LEGGENDA racconta che…se posizionato sotto il cuscino di una donna nubile, farà sognare di lei il futuro marito….
PREPARAVA questa acqua odorosa sempre la nonna che ci invitava, figli e nipoti, a casa sua il giorno di san Giovanni secondo il proverbio “ per san Giovanni tutti i figli van dalle mamme”, ricordando il dialogo toccante sotto la Croce tra Gesù, sua madre e Giovanni.
E GIULIANA BATTA ogni anno prepara per noi amici, che andiamo a festeggiare l’onomastico di Gianni, questa acqua profumata: un modo per stare insieme, sentirsi uniti e augurarci reciprocamente felice prosperità, salute e fortuna.
marilena badolato