L’AGLIONE, IL GIGANTE GENTILE, E’ ENTRATO NELL’ANAGRAFE BIODIVERSITA’ DEL MIPAAF.
DOPO il suo inserimento nel repertorio delle specie vegetali da conservazione delle Regioni Toscana e Umbria, l'Aglione è stato decretato dal ministero delle Politiche Agricole come “risorsa genetica vegetale a rischio di estinzione”, e quindi iscritta all'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
"UN altro importante risultato nel percorso di valorizzazione dell'eccellenza tradizionale della Valdichiana", afferma l'Associazione per la valorizzazione e la tutela dell'Aglione della Valdichiana, e questo adesso "spinge ad accelerare" nel percorso per l'ottenimento di una Dop o Igp. "Il percorso per una certificazione europea è già iniziato - dice Pietro Rampi, presidente della struttura promotrice della Dop/Igp - i produttori toscani e umbri si sono coalizzati in un unico soggetto per definire il disciplinare, l'areale di produzione e il dossier di candidatura.
L’AGLIONE, il gigante gentile, Allium ampeloprasum L. var. holmense Mill."(elephant garlic, big tex garlic o tahiti garlic), ha un bulbo molto più grosso rispetto all’aglio comune e un aroma molto più delicato. Questo ortaggio è considerato una cultigen (pianta coltivata e non conosciuta in forma selvatica) e qualcuno attribuisce agli Etruschi la prima coltivazione di una bulbacea spontanea simile all’aglione, il porrancio o porrandello, una modificazione genetica del porro selvatico. Probabilmente la varietà “holmense” e la varietà “porrum”, il porro, derivano da una mutazione spontanea del porrancio come dimostrato dalle indagini biomolecolari genomiche (Brewster, 1994; Engeland 1991; Rabinowitch e Brewster, 1989; Stephens, 2003). L’odore e il caratteristico aroma delicato sono dovuti alla mancanza dell’allicina, la sostanza presente invece nell’aglio che ne determina il forte aroma e sapore quando si sottopone il bulbillo a qualsiasi azione meccanica di taglio o schiacciamento. Delicato e facilmente digeribile, l’ "aglio del bacio”, come viene chiamato, è stato dimenticato per lungo tempo e solo recentemente riscoperto. Così viene descritto in un articolo da The Guardian: “Giant variety known as aglione- kissing garlic- is milder, odourless, and easy to digest…the giant odourless garlic was prevalent in Tuscany but has not been mass-produced for four decades”. Oggi recuperato e valorizzato dagli agricoltori, dagli enti locali e da associazioni e consorzi della Valdichiana storica
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marilena badolato