L’ESTATE E’ ROSA: RICCIONE, LA NOTTE (e i giorni) ROSA
Peperosa:
La Notte Rosa 2011 sarà un lungo week end con un tema bellissimo: il sogno (a occhi aperti e nessun dorma!)
Sono alla Notte Rosa, che più rosa non si può. Anche il Corallo è più rosa stasera, più pallido, più prezioso, più raro che mai, un peau d’ange. In alto, dalla strada guardando in su, nella sua lunga passerella di vetri trasparenti che unisce Corallo e Corallo Bay, appaiono mille palloncini che, gonfiati, si librano nell’aria.
Parlo del mio albergo di sempre, qui a Riccione, l’Hotel Corallo. Sarà un week-end da sogno, con la città miracolosamente piena le notti e miracolosamente pulita e linda il giorno dopo, pronta per un’altra notte di festa.
Ho il mio bijoux rosa, tutti indossano qualcosa di rosa per festeggiare il Capodanno dell’estate! Fantastici romagnoli, il capodanno invernale è rosso, quello estivo, appena più smorzato nel tono, è dunque rosa e “ apre la stagione”, di divertimenti, sole mare, spiagge col sorriso e l’accento di Romagna, spiagge del gusto, di sapori buoni, veri, italiani, e anche di sperimentazioni del nuovo, della voglia di far festa, di essere positivi sempre.
Mo va’ là! E così via. Che dire delle strade: le Palme fasciate a festa con i tutù rosa, il Lungomare infiocchettato di rosa, i Bagni con i gonfiabili colorati- bello il 65 con la data 2011 gonfiabile rosa, perché capodanno è!-, i lampioni di viale Dante con le piccole lampadine rosa antico, le parrucche rosa, le vetrine dei negozi “di rosa vestite”, i cani “al guinzaglio rosa” o “dal collare rosa”, le bimbe sul passeggino con il ciuccio rosa e poi le magliette, tante e rosa, le orecchie di coniglio, rosa e luminescenti, le collane hawaiane rosa di petali leggeri. Gelati alla rosa, drink rosè, il fantastico Martini rosato, insomma sembra tutto e tanto, molto femminile.
All’Hotel Corallo per l’aperitivo in piscina insieme alle tante prelibatezze, dai frittini caldi, alle sfogliatine farcite, ai piccoli canapè, ai fantastici salumi, spunta la piadina classicamente e fantasiosamente farcita, rosa anche Lei stasera, complice il succo di barbabietola nell’impasto, dice lo Chef ? Chissà. Comunque buonissima e bella a vedersi. Più ammiccante, più femminile che mai, altrimenti che piadina romagnola sarebbe…!
Ipotetica piadina riccionese IGPR…indicazione geografica protetta rosa:
Salata:
500 g di farina 0, 70 g di strutto, 2 cucchiai di olio extra vergine dì oliva, 200 ml fra acqua e succo di barbabietola, un pizzico di bicarbonato, un cucchiaio raso di sale.
Dolce:
nell’impasto sostituire il sale con un cucchiaio di zucchero, aggiungere 200 ml tra acqua, latte e due cucchiai di alchermes; spolverizzare, dopo cotta, con alchermes e zucchero .
Da farcire “ per il proprio piacere” e da bere con un buon bicchiere di Lambrusco Rosato!
cult:
La piada di un tempo, preparata in casa sul camino, pane povero deposto su un “nero testo di porosa argilla”:
” Ma tu, Maria, con le tue mani blande/domi la pasta e poi l’allarghi e spiani;/ed ecco è liscia come un foglio, e grande/come la luna; e sulle aperte mani/ tu me l’arrechi, e me l’adagi molle/sul testo caldo, e quindi t’allontani./Io, la giro, e le attizzo con le molle/ il fuoco sotto, fin che stride invasa/ dal calor mite, e si rigonfia in bolle:/e l’odor del pane empie la casa.” G. Pascoli, Nuovi Poemetti, La piada
Marilena Badolato maribell@live.it