LO STABAT MATER. “CANTARE LA QUARESIMA” CHIESA DI SANT’ERCOLANO- PERUGIA
Stabat Mater dolorosa / iuxta crucem lacrimosa, /dum pendebat Filius
LO STABAT MATER, tutto il dolore di una madre per la morte del figlio. Universale, lancinante, sempre attuale. Che diventa la rappresentazione “desolatamente commovente” di Giovanni Battista Pergolesi, a cui si associa il testo del nostro Jacopone da ‘Todi, scritto tra il 1303 e il 1306. “Cantare la Quaresima” è il ciclo di appuntamenti con varie Corali, qui nella Chiesa di Sant’Ercolano, il tempio che racchiude i resti del primitivo martire perugino Ercolano, defensor civitatis.
ANTICO INCIPIT della sequenza latina cantata o recitata durante la “Messa dei Sette Dolori della Madonna” (Festum Septem Dolorum Beatae Mariae Virginis), ma grandemente utilizzata nei riti del venerdì santo. A ricordarci, a ricordare, il dolore universale e lancinante vissuto per la morte di un figlio. All’inizio solo nei libri di preghiere private e solo dal XV secolo nella Messa Mariana, sotto forma di melodia gregoriana strutturata in sequenza.
NEGLI ANNI un testo messo in musica da oltre 400 compositori, tanto identificativo dei giorni della Passione. Lo Stabat Mater fu commissionato a Pergolesi nel 1735 dalla Confraternita di San Luigi di Palazzo, opera iniziata a Napoli e portata a termine nel Monastero dei Padri Cappuccini di Pozzuoli. Si narra che Pergolesi riuscì a malapena a terminarla colpito da quella tisi che lo avrebbe portato a breve alla morte. Strumentazione per archi e basso continuo, presenza nelle parti solistiche delle due sole voci di soprano e contralto. Sequenza suddivisa in una serie di duetti e arie solistiche. Le concezioni melodiche appaiono e armoniche risultano innovative e allineate con le tendenze musicali di scuola napoletana ed europea.
UNA EMOTIVITA’ composta, ma profonda che scaturisce dal cuore, nei virtuosismi del soprano Chiara Franceschelli e nelle diverse modulazioni del contralto Damiana Pinti, che evitano sempre la esasperazione drammatica. La disperazione diventa così una dolente rassegnazione che porta verso una commozione partecipativa, che le artiste insieme al Coro femminile e ai Musicisti dell’Ensemble Octava Aurea, riescono a ricreare, complice la bellezza del tempio di Sant’Ercolano che sembra abbracciarci in una struggente e perfettamente calzante realtà.
Fac me vere tecum flere.
CANTARE LA QUARESIMA 2016
Appuntamenti Corali Quaresimali -Perugia- Chiesa di Sant’Ercolano
Direzione artistica Mauro Chiocci
STABAT MATER G. B. Pergolesi
Ensemble Musicale “ Octava Aurea”
Direttore: Mario Cecchetti
Soprano: Chiara Franceschelli
Contralto: Damiana Pinti
Ensemble Femminile Octava Aurea: Laura Cannelli, Miriam Castellani, Cecilia Falorni, Klara Luznik, Rachele Melelli Roia, Marzia Natali, Benedetta Simonini, Marta Cecchetti, Arianna Fioriti, Elena Palombini, Giulia Petroni, Vittoria Sinibaldi, Ilenia Tittarelli.
Ensemble strumentale. Violini: Beata Bukor, Chiara Mezzetti; Viola: Francesco Mastriforti; Violoncello: Ermanno Vallini; Contrabbasso: Luca Marzetti; Organo: Biagio Quaglino.
marilena badolato