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L’ORO DI AGILLA: CONCORSO ITINERANTE PER GLI OLI EXTRAVERGINI DEL TRASIMENO.

I MAGNIFICI  CINQUE sono posizionati  in altrettanti bicchierini A-B-C-D-E.  Sono nella giuria di giornalisti che deve esprimere un parere sull’olio più rappresentativo del Concorso "Oro di Agilla", la cui premiazione finale si terrà a Passignano domenica prossima 12 novembre 2017, alle ore 15.30 nella  Sala consiliare del Palazzo comunale. Un olio del nostro lago Trasimeno quindi.  Zona dove gli olivi esistono da sempre e regalano olio per splendidi piatti. Gli assaggiatori ufficiali, guidati dal Capo panel Giulio Scatolini hanno già eliminato gli oli difettati e questi campioni, assolutamente anonimi, sono alcuni di quelli in pole position. Giudicare quello che risponde meglio al nostro gusto, ma per me sarà anche capire quello che rappresenta meglio questo areale di produzione, dove regna sovrana la Dolce Agogia. Per me, gastronoma e antropologa alimentare e appassionata d’olio, sarà giudicare anche dove il sapore parla meglio della storia culinaria del Trasimeno e del suo pescato: il persico, la tinca, le carpe e il luccio, le lasche della storia e la nostra grande, unica carpa Rejna. Pesce in gustosi filetti, semplicemente lessato o cotto nella sinfonia del  tegamaccio- il “brodetto del lago”-, nella pasta tirata a mano e condita con la tinca e le sue uova, nei patè, nei crostini e nelle  bruschette cosparse di pesce di lago e anche nelle innovative preparazioni dei ristoratori del grande bacino lacustre. Un olio equilibrato fresco e profumato, tra mandorla fresca, carciofo, lattuga ed erba strappata.

 

UN OLIO DI STORIA, un olio del mito. Dietro la favola bella di Agilla, la ninfa del lago che si innamora perdutamente del principe Trasimeno e lo seduce e lo porta via con sé dentro le acque profonde. E così battezza questo nostro amato specchio d’acqua.

 

L’ OLIO non è solo  civiltà, non è solo storia, non è solo ambiente o tradizioni millenarie. L’olio è anche cultura del cibo, e la civiltà dell’olio è diversa da quella che utilizzava il grasso animale. Due mondi che hanno diviso i gusti, creato piatti e tradizioni a tavola quasi antitetiche con ricette così  diverse e persino un vocabolario di neologismi nati proprio per indicare differenti realtà. Così la cucina si è divisa creando splendidi piatti a base di burro, immancabile in alcune preparazioni, e altrettanti fantastici piatti dove l’olio è l’ingrediente principale, che dona nerbo e sostanza. E oggi sappiamo anche tanta salubrità.

 

IMPARARE a conoscerlo meglio, seguirne l’uso nei piatti, diversificare fino al settimo cielo le  bruschette che da lui sono irrorate e vestite di mille ingredienti diversi. Dove l’olio sul pane sia protagonista e tutti gli altri ingredienti siano ancelle di gusto. Questo è il segreto, innovare nella tradizione più antica e più genuina. Ma anche più gustosa come il sacrosanto pane con l’olio. Vi  sembra poco?  La bruschetta è sempre stata di moda e presente in tutte le case e le tavole, e ora anche come finger food da consumare per strada gustando i paesaggi olivati. Ma anche in città per recuperare i sapori poveri e veri di campagna. E una grande festa della bruschetta si terrà proprio in questi giorni- dal 10 al 12- a Tuoro e Passignano sul Trasimeno con "Oliamo", un evento con degustazioni di vini e olio nuovo sparso su ben  28 tipi diversi di bruschetta.

 

LA BRUSCHETTA, pane tostato al  fuoco dei camini, si tramanda da tempo immemorabile: da quando l’uomo ha imparato che la Natura gli regalava beni preziosi  e alla sua portata. E che l’olio non serviva  solo per illuminare le stanze buie,  massaggiare i muscoli da riscaldare e tonificare, balsamo per la pelle, detergente universale, miracolosa verde panacea per tutti i mali, ma rendeva ricca anche la povertà nel piatto. Bastava impararne i segreti: capire la terra il cielo il vento la pioggia il sole, e le stagioni e i tempi che mutavano, e la tecnica per averlo al meglo e sempre con sé e “mettere a frutto” queste esperienze.  

Armonia e sapienza, quello che richiediamo a un ottimo olio.

 

 

                                                                                  L’ ORO DI AGILLA

                                   CONCORSO ITINERANTE PER GLI OLI EXTRAVERGINI DEL TRASIMENO

                                           Presentazione della 1° Edizione a cura dell'Associazione Le Olivastre

                            Domenica 12 Novembre 2017 ore 15.30. Sala consiliare Comune di Passignano sul Trasimeno

 

Organizzato dall’ Associazione “Le Olivastre” e Aprol Perugia, con il patrocinio di Regione dell’Umbria, Gal Trasimeno-Orvietano, Comuni di Passignano, Castiglione del Lago e Tuoro, in collaborazione con Frantoi aperti e Strada dell’Olio DOP Umbria.

 

 

L’associazione di promozione sociale “Le Olivastre” si occupa del recupero e valorizzazione degli oliveti secolari in abbandono. Ha in gestione circa due ettari di oliveto secolare, sulle colline alle spalle di Passignano sul Trasimeno, in abbandono da oltre trent’anni. Tutte le iniziative sono visionabili sulla pagina FB le Olivastre.

 

www.lorodiagilla.it.

leolivastre@virgilio.it 

 

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato