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MASCHERE: 9 ARTISTI PER IL BARTOCCIO. GALLERIA D’ARTE ARTEMISIA- PERUGIA

Chissà se il Bartoccio in questa bellissima galleria d’arte Artemisia, si sente a suo agio, abituato com’è a sdraiarsi sotto un albero, appena fuori le mura di Perugia e a strimpellare col suo amato violino. Almeno così è rappresentata, col bastone e col violino, la maschera perugina del carnevale, tempo in cui finalmente al rozzo villano, che questo era Bartoccio, era concesso di infierire, ingiuriare, protestare contro il potere costituito senza essere messo alla gogna. Rappresentato da nove artisti che l’hanno immaginato, disegnato, abbellito andando anche oltre l’immaginario di ognuno di loro. E così ne Il Bartoccio dei Piccoli, di Ferro 2014, riuscitissima “ copia” del Corriere dei Piccoli il nostro giornalino di un tempo, appaiono le frasi sagaci: Il Bartoccio, ogniun lo sa, è la satira in città. E’ la voce della gente che s’infiamma per un niente…” O nel Giuoco dell’Oca di Umberto Raponi dove il Bartoccio, forist’co e aguzzo, è rappresentato in rosso e con le indicazioni precise rispetto alle altre caselle del giuoco, secondo la fisionomia del Raponi, poeta visivo, poeta di parola, poeta del segno; o la specularità del gioco degli specchi della Seymour, o i disegni raffinati ed eleganti di Valeria Bucefali, o di Giuseppe Fioroni il suo L’Menchino Sbrana e ‘l su mulo, (suo figlio) dove ” l’bebo regala al fiolo la cioccolata”, unico cibo del cielo, con alle spalle lo schizzo della Fontana maggiore, coloratissima e onnipresente nell’universo dell’artista. O ancora Claudio Ferracci e il suo Bartoccio che vola nel cielo sopra Perugia col suo violino in mano; o di Moreno Chiacchiera il Bartoccio che, sullo sfondo di un paesaggio perugino stilizzato, si riposa sotto un albero con la pratolina dei nostri campi in bocca. Il “ benvenuto “ all’evento della serata è posizionato all’ingresso della Galleria Artemisia ed è di Sergio Cavallerin: si intitola Promemoria. È la maschera di Pulcinella che invita il Bartoccio con i tratti salienti partenopei: il santino di San Gennaro, una fiaschetta con il sangue liquefatto e il macinino del caffè, spezia da sempre simbolo della città di Napoli. E nei lineamenti rudi del viso del Bartoccio, ci sono comunque quella gioiosità e voglia di vivere tipiche di chi mangia e si nutre bene e vive meglio lontano dagli sconvolgimenti urbani che nemmeno comprende. Lui abita nelle ricche ” terre del Pian del Tevere, dei poderi grossi, dua se faceva l’grano e s’arlevavano i maiali e quann’era Carnevale, se facevono le mattarie, se cantava, se ballava, ntra de noaltre contadini…”, vivendo e passando le giornate senza sopire quella ” voglia de ruzzà e de fa motto ta le donne“. Le “bartocciate” diventano allora le satire feroci, argute, “puntute” che animano da sempre lo spirito dei perugini. Bartoccio è stato disegnato o raccontato nel tempo da Carlo Spiridione Mariotti con il suo bozzetto di maschera settecentesca, da O. Roux, da Anna Maria Guardabassi nelle sue marionette di stucco e stoffa, da Remo Bistoni, Alessio Giostrelli, Elisa Giovagnoli, Claudio Ferracci che lo ha disegnato in collaborazione con Sandro Allegrini per le carte del Mercante in fiera alla perugina, Moreno Chiacchiera, Marco Vergoni. Il volumetto distribuito nella serata Le molte vite del Bartoccio, maschera perugina, con la storia dal settecento sino al duemila, è di Renzo Zuccherini e lo stesso Marco Vergoni. Bartoccio è un Bertoldo sapido e rustico. E’ senza maschera, come molte maschere italiane, chè loro stessi sono maschere, rappresentano archetipi di quella storia che sempre è esistita e sempre esisterà: l’irriverenza geniale, intelligente contro il potere precostituito, e il poterlo fare almeno a carnevale perché semel in anno licet insanire. Un pensiero dedicato a Marco Vergoni, disegnatore del Bartoccio e ai suoi fumetti per grandi e piccini. Un attimo di commozione profonda all’interno di una mostra di satira che fa sorridere.

Maschere: 9 artisti interpretano il Bartoccio. Galleria d’Arte Artemisia- Perugia, dal 15 febbraio al 2 marzo 2014

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AUTHOR - Marilena Badolato