MONTONE E LA SUA FESTA DEL BOSCO.
A MONTONE, borgo noto per il famoso condottiero e capitano di ventura Braccio Fortebracci, vi è una grande “Festa del bosco” con una miriade di prodotti che celebrano questa straordinaria opera della Natura e tutte le sue creazioni che ancora oggi sopravvivono e che trionfano proprio in questo periodo dell’anno, quando i colori squillanti si smorzano e le tinte tra il marrone e il rossastro dominano le nostre colline.
COSI’ TRA LEZIONI - DEGUSTAZIONE, tra fiabe che insegnano ai bambini “ nel bosco sento, vedo annuso, scopro”, tra Filarmoniche di paese di lunga tradizione e concerti di autoctone Corali, tra mostre di artisti che vogliono celebrare il bosco e la natura, tra trekking guidati alla scoperta di percorsi incontaminati, tra esposizioni di frutti rari e di un tempo che qui ancora nascono spontanei- sorbe, lalleroni, prugnoli, gensole, castagne, melette e melograne- e accanto a strani pennuti che sembrano sopravvivere da arcani e giurassici periodi storici, tra piatti di gusto vero made in Umbria, e vini creati con le visciole, scorre il pomeriggio e la serata pregni di profumi, aromi, gusto in bocca.
GLI OCCHI SI FANNO BELLI E CURIOSI con le mostre d’arte. Nella chiesa di San Francesco, Paolo Massei inaugura la sua mostra “ In favore dell’uomo contro la natura” catalogo curato da Andrea Baffoni, dove si analizza il rapporto odierno uomo- natura -arte, una interpretazione personale di land art dove la saggezza contadina e artistica di Massei utilizza funghi giganteschi, il Fomes fomentarius, parassita patogeno per la pianta che attacca, in una azione d’arte: dapprima fotografandolo, poi salvandolo con della resina epossidica trasparente che lo proteggerà dal decadimento naturale e poi rappresentandolo in successive tele e opere scultoree. Altra interessante mostra che utilizza invece il materiale-ferro, la cui lavorazione è così diffusa e tradizionale dalle nostre parti, è quella di Alberto Alunni: “ Ad occhi aperti”, di una levità assoluta unita ad una emozionalità di figura che difficilmente con questo materiale si riesce a raggiungere. Così uccelli del bosco o piccoli gufi o anche pesci dei nostri torrenti vivono di materiale antico come il ferro, ma plasmato di leggerezza straordinaria.
TERMINO CON INTERESSANTI ASSAGGI al “ Tipico ”, una osteria che ha creato un menù diverso proprio per le giornate della festa. L ’ottimo carpaccio di chianina, rigorosamente locale e marinato con diversi sali e profumato di diversi pepi, mi riconcilia un attimo con la realtà carnea. Anche i piccolo gnocchi di patate rivelano maestria nella preparazione di una verità semplice e genuina. La “rocciata” è la passione celata e mai sopita verso questo dolce tipico umbro, che somiglia allo strudel nordico, ma che nella pasta contiene olio al posto del burro e nel ripieno classico di mele, uvetta, pinoli, noci, fichi secchi, aggiunge quella goduriosa e abbondante dose di cioccolato che distingue questa preparazione dalle altre. Un bicchierino di vino con visciole chiude la serata, una ricetta unica per una bevanda leggera che profuma di ciliegia.
MONTONE
FESTA DEL BOSCO 29 Ottobre – 1 Novembre 2015
Mostra mercato dei prodotti del bosco e del sottobosco
marilena badolato