PERUGIA E IL CAPODANNO CHE VERRA’.
PERUGIA brulica di turisti in questi giorni. Tutti condensati in Piazza IV Novembre, la storica Piazza Grande della Fontana Maggiore. E tutti a scattare foto e selfie con l’enorme Palco allestito per il capodanno di Rai 1 e quello che rimane della piazza. E noi perugini aspettiamo il capodanno che verrà tra ovvi divieti e limitazioni. Ma se lo scopo era quello di incrementare il turismo in città e nell'intera regione, l'obiettivo è stato raggiunto. Parcheggi cittadini stracolmi già dal mattino.
COSI’ accanto al monumento della cattedrale dedicata a Lorenzo, Anno Domini 1487 (anche se la prima pietra risale al sec. IX sopra l’antico foro della città etrusco-romana), vicino al Palazzo dei Priori, costruito dal 1292 e palatium priorum tra il 1317 e il 1326 e accanto alla Fontana dei Pisano, Nicola e Giovanni, del 1287 che, signora della piazza, sottolineava il legame tra la storia cittadina civile e quella religiosa, accanto a questi vetusti monumenti c’è in tutto il suo “luminoso splendore” e la sua “ferrea grandezza” il monumentale Palco Rai, Anno Domini 2022-23, con Amadeus il cui nome, almeno quello, è certamente dettato dalla storia.
UN PALCO che certamente farà bene al turismo adesso e per tutto "l’anno che verrà" (grazie a Rai International ben 130 paesi in tutto il mondo seguiranno l’evento), ma che a noi, quando ci avviciniamo, suscita la sindrome di Stendhal, quel certo disagio psichico, un diffuso malessere. Non certo per la sua bellezza contestuale (chè esteticamete è pur bello), ma perché così maestoso, così grande, così imponente, così impattante rispetto alla piazza da toglierci quasi il respiro.
BUON ANNO.
marilena badolato