PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI- ASSISI: “GIACOMINAZZA” CON LUANA RONDINELLI E GIOVANNA MANGIU’.
UN PICCOLO GIOIELLO DI SICILIANITA’, nei colori, nei ritmi, nei termini, nei registri comici come in quelli crudi, nei proverbi e modi di dire scanditi da questo musicale affascinante dialetto, qui necessario e naturale. Anche nel pensiero ricorrente tra sconquassi e magici incantamenti, tra dolenti tenerezze e desideri repressi di chi, in questa terra, ha voglia di volare e girare per la strada finalmente a testa alta guardando il cielo e non in terra. Una terra "dove le femmine sono tutte le stesse e l’abitudine gestisce le menti".
QUESTO E’ IL DESIDERIO DELLA GIOVANE GIACOMINA, consapevole che la realtà della sua terra le sta stretta soprattutto ora che è sopraggiunto quell’amore “diverso e impossibile” che viene da tutti tacciato come frutto di fattura e malocchio. “Ma tu diffida da chi ti guarda di traverso” consiglia la cartomante Mariannina a cui Giacomina si rivolge, anche lei “diversa” in un paese di tutti uguali, ma protetta da quella strana professione che fa sì che venga rispettata perché “sa tutto di tutti”. “ Sono la cassaforte della loro vergogna, dei loro segreti e per questo sono accettata, ma a te conviene fingere. O te ne vai o fingi, non ti far acchiappare come u pisci dinto a rete”. Questo Il consiglio che dà a Giacomina senza nemmeno leggere quelle carte, che dal lato del dorso visibile sono tutte uguali e insignificanti e dal lato interno sono invece da “interpretare per la consolazione di tutti”. Il mondo è cattivo e sopporta soltanto gli uguali e rifiuta i diversi, perché “nessuno corre se si può camminare e nessuno grida se si può sussurrare”.
E LA PAROLA USATA è cruda e visionaria al tempo stesso, realtà di un dialetto e mito di una terra si mescolano in ataviche corrispondenze tra miserie grottesche ed espoldenti attimi di sensualità perché l’Amore” vole essere saziato”, è passionalità e non si può reprimere.
UN “ CUNTO” appare allora la pièce Giacominazza, con la sua vibrazione poetica che suggella il nascere di una nuova amicizia, tra la cartomante e Giacomina, incontro iniziato male e finito in una appassionante reciproca comprensione, e quella fattura sciolta- con le mani imposte sopra il capo e poche parole recitate- non cancellerà affatto l’amore omosessuale di Giacomina ma anzi, come formula magica liberatoria, affermerà la sua consapevolezza di vita che procederà verso la conquistata sommità.
….però Giacomina ti devono chiamare e non Giacominazza, perché così ti hanno battezzato…
PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI- ASSISI
GIACOMINAZZA
Con Luana Rondinelli e Giovanna Mangiù
Regia Luana Rondinelli
Aiuto regia Silvia Bello
Musiche originali Adriano Dragotta
Assistente alla regia Laura Palmeri
marilena badolato