PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI: CORINNA LO CASTRO E CATERINA MISASI IL CAMMINO DEL PRINCIPE E IL MERCATO DEI FOLLETTI
Christina Rossetti, poetessa inglese dell’800, assorbe dal padre, poeta italiano, l’amore per l’arte che informerà tutta la sua vita. Questi due suoi poemetti sono surreali, mistiche fiabe con scenari fantastici ed emozioni. Solo voci visi corpi, ma mille espressioni, delle bravissime Caterina Misasi e Corinna Lo Castro. Ieri sera al Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi.
GOBLIN MARKET-IL MERCATO DEI FOLLETTI (1862)
Folletti che rendono folli, nel giardino incantato, dove primizie verdeggianti, profumate di primavera, allettano di fascinazione odorosa, ma l’aria si fa densa e il posto oscuro, la magica frutta ha linfa di veleno, chi ne mangia cade a terra e muore, ma lentamente, avvizzisce, quasi come risucchiato dalla stessa frutta: quel io ti mangio- tu mi mangi dell’Edgar Allan Poe dei racconti del terrore. Laura fissava, ma non si muoveva…non aveva né bronzo, né moneta d’argento, ma con una sua ciocca dorata la frutta ha acquistata al mercato dei folletti… Fiaba poetica di terrore immaginifico, ma moderno e psicologico. Al Mercato dei Folletti: compra compra, alletta, alletta, i mercanti di morte sono attuali anche oggi vendendo dipendenza, polvere di morte…. ubriaca di frutta, ingrigì le sue chiome e avvizzì la sua bocca…Ma l’amore sororale può salvare. La sorella, intrepida temeraria, eroina disperata, si cosparge di linfa dannata, ma non ne mangia, resiste alla tentazione, resiste alla lotta, graffiata, percossa dai folletti padroni della mente, ma non del cuore. Resiste col suo amore e vince. I folletti scompaiono, fantasmi suadenti mortiferi mostri, ora loro avvizziti, inutile danno, ormai resi inoffensivi, dalla penna cancellati. La sorella a casa aspetta questa nuova linfa purificata, e ne succhia, ne succhia finchè ne esce vivificata, la pelle rifiorisce, i capelli rinascono, il sorriso ritorna, le due sorelle escono insieme dal nero tunnel…Migliore amica non c’è d’una sorella nel buono o nel brutto tempo.
THE PRINCES’S PROGRESS- IL CAMMINO DEL PRINCIPE (1866)
Il cammino del principe è la vita, cammina cammina, la scelta rimandata, la vita diversa, la mèta dispersa, cammina cammina tra eventi e tra storie più belle e più brutte che il traguardo fan scordare. Ma c’è Lei che lo attende, la coscienza lo dice, e piange ed aspetta invano il suo principe ed i giorni son mesi ed i mesi son anni,…la vita è breve, il tempo è breve, usalo finchè puoi, usa l’oggi, usa l’amore…il passato sfugge, l’ultima ora è andata, domani, oggi, ieri, ormai è andata e il giorno è finito…e lui arriva e Lei è ormai morta d’attesa, coperta da bianco sudario, virgineo sudario. La sposa bambina, la sposa ormai vecchia che muore da sposa promessa.
Con sè lui ha una fiala, l’elisir di vita, conquistata a fatica nell’antro del mago, la magica pozione che immortale lo renderà, ma più non gli servirà, perché Lei è già morta. E lui della vita immortale, oramai, nulla se ne farà. E’ troppo tardi ormai per la gioia…
Ricordami
Tu ricordami quando sarò andata/ lontano, nella terra del silenzio,/ né più per mano mi potrai tenere,/ né io potrò il saluto ricambiare./ Ricordami anche quando non potrai/ giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:/ ricorda e basta, perché a me, lo sai,/ non giungerà parola né preghiera…
Christina Rossetti
Corinna Lo Castro e Caterina Misasi Regia di Pietro Bontempo
Il cammino del principe e Il mercato dei folletti
Piccolo Teatro degli Instabili Assisi
marilena badolato maribell@live.it