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Presentazione

Presentazione

Tornare alla bellezza di una certa unicità: anima ed emozioni. Oltre che cibo ed eccellenze di un territorio.
Nell’ambito di un percorso culturale di Gusto, nasce quattro anni fa, il progetto” tecno-emozionale”, che unisce ad un necessario know-how tecnico, il recupero di sensazioni emozionali legate alla sensorialità: vista, udito, olfatto, dove il Gusto rappresenta la fase finale di un percorso gustativo completo e complesso
Uno studio a 360° sull’universo alimentare inteso come “cultura dell’alimentarsi”.

Allora ecco che melodie, sapientemente studiate, performances letterarie, parlate o recitate, profumi o aromi, si legano indissolubilmente a quel piatto e a quella serata, a Lei soltanto, per trasmettere idea di Gusto, di Cultura gastronomica, di Italianità, di Sapori primari del territorio.
Uno studio veramente complesso sugli abbinamenti: credo che assolutamente una certa musica o melodia debba seguire certi sapori, certi piatti, certi vini che altre arie non potrebbero assolutamente accompagnare. Così è per i colori e le composizioni floreali: non basta collocarle storicamente, se facciamo una cena storica, nè per una bella cena basta coordinarle alla sala o ambiente che ci ospita, ma è assolutamente necessario coordinarle al Menù, ai colori, ai sapori del piatto, ai vini, dove addirittura appaiono sentori di frutta e fiori che possiamo ripetere nella composizione, se vogliamo che il tutto risulti armonioso e tecnicamente emozionale. E’ un po’ il discorso dell’abbinamento vino-piatto: se è sbagliato pregiudica il sapore e la riuscita del piatto stesso ed anche il vino ne perde in aroma e gusto.

Così sono nate, nell’ambito di in progetto di Tradizione-Innovazione, Degustazioni guidate Tecno-Emozionali di Tè e Cene del Gusto Tecno-Emozionali a Tema .
Le” Degustazioni emozionali” di Tè sono state presentate anche, come extension event, in occasione del Festival Internazionale del giornalismo 2009, una due giorni con Degustazione tecno-emozionale il primo giorno, e con la novità dei Cocktè, Tè con Martini e Prosecco, serviti come aperitivo serale nella seconda giornata.

Nelle “Cene del Gusto” , create per “Novembre Mese del Gusto in Umbria” ho presentato le Eccellenze del territorio umbro , Vino, Olio, Tartufo, con Arie tratte da celebri opere, appositamente studiate a tavolino con esperti musicisti (adattate ai piatti, al loro sapore, al loro colore di base e alle emozioni che al soprano o al baritono o all’arpista o a me stessa, suscitavano le varie portate, nel momento in cui vi era il loro intervento), con letture di brani legati a quell’alimento presentato, lette da voci impostate di attori, con composizioni floreali che si coordinassero alla sala, alla melodia, al piatto, ma che non invadessero con la loro presenza una scena che dovevano solo accompagnare: tutti gli elementi: fiori, stanza, musica, parlato, cibo dovevano coordinarsi tra loro armoniosamente e nessuno prendere il sopravvento. Il tutto in un crescendo gustativo e di atmosfera che culminasse con il dessert e le frandies finali e che coinvolgesse completamente i commensali intervenuti secondo il trend del momento in gastronomia che vede un ritorno alla Cena intesa come momento di incontro e degustazione di eccellenze su tematiche che privilegino la convivialità, come momento da vivere insieme, recuperando valori legati anche alla sfera dell ‘ affettività.

Last but not least, il Tè Futurista creato in collaborazione con gli Archivi Dottori e con la Sezione Cultura del Comune di Perugia, in occasione dell’evento “Umbria Veloce Personaggi della letteratura e dell’arte futurista”, per i 100 anni della nascita del movimento, un Tè letterario che si è avvalso della presentazione con un supporto audiovisivo del Manifesto arte degli odori, insieme ad una degustazione di Tè basata su una mia miscela creata appositamente, un caleidoscopio di colori e profumi, che nei colori, nei sapori negli aromi, nelle sensazioni gustative, richiamasse il Manifesto della cucina futurista e il Manifesto Arte degli odori. Il menù stesso servito con il tè, è stato trasformato seguendo l’ottica del movimento in modo curioso, personale e tenendo conto del proprio territorio di appartenenza, ne è un esempio la presentazione del dolce spoletino più antico e più tradizionale, come la Crescionda, che per una sera è diventato il futurista” Crescioooonda” oppure le mini frolle che sono sono diventate “miscele grasso-sintetiche” o le piccole meringhe che ho chiamato “composti albuminoidi”. Insomma un alimento slow per eccellenza, come il tè, è diventato per una sera sinonimo di velocità futurista.

AUTHOR - Marilena Badolato