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PRIMI DEI PRIMI D’ITALIA A FOLIGNO.

Peperosa:

Le Taverne rionali, novelli Villaggi del gusto, accoglieranno la pasta e le ricette creative, tipiche e regionali, ma anche la pasta gluten free, senza glutine, e la polenta, il riso, i primi di mare e i primi dolci, per finire con la zuppa Unità d’Italia, dove venti ingredienti, uno per ogni regione, diventeranno un unico e originale primo da gustare. Per il Festival I Primi d’Italia a Foligno saranno, dal 27 al 30 settembre 2012,  attività, intrattenimenti, eventi speciali nelle Piazze e nei Palazzi nobiliari di Foligno. I Primi a Palazzo sono le localizzazioni sicuramente più intriganti e riuscite: di bell’impatto visivo l’esposizione nel cortile di Palazzo Trinci con la  Boutique della pasta, dove la parete a destra entrando si apre con una galleria dei formati regionali italiani, altissima a tutta parete, con le più famose paste italiane di lunga tradizione, paste bellissime da vedere e fotografare, mentre sono già fotografate in modo fascinoso e inusuale nelle pareti accanto insieme a geniali sculture, come l’orologio di pasta o così fiabesche come i braccialetti di pasta coloratissimi. Insieme ovviamente all’esposizione-vendita dei migliori marchi di pasta italiana.

La più bella localizzazione è forse quella di  Palazzo Balducci-Spinola dove Arte e Cultura si incontrano nei Libri da gustare, nella intrigante Tavola delle meraviglie, nelle mostre Cose di cucina, gli accessori e la cottura fra design e tradizione, e nelle Food Art e Food Fashion, gioielli, bracciali e collier veramente originali e vestiti da sogno fatti interamente di pasta.

Anche cultura scientifica negli incontri su Alimentazione, Nutrizione, Sostenibilità, intese come risorse economiche e fonte di salute. Insomma sapori, immagini, scorci di palazzi, perizia, tecnica, conoscenza, tradizione e le sue infinite varianti. Per sognare pasta.

Cult:

Pasta nei desideri degli italiani. Siamo maccheronari: i maccheroni, le lasagne, i tortelli, sono la nostra identità gastronomica primigenia, quella storica che troviamo anche nei nostri antichi testi letterari. Non a caso la chiamiamo ancor oggi, primo piatto. Primo per importanza, forse, perché tutto quello che viene prima del primo, non è pasto, ma antipasto, cioè un’apertura a quello che seguirà e niente più. E poi perché la sentiamo proprio come un alimento nazionale. Contrapponiamo sempre, quando si parla di pasta, le mode, ai modi invece di cucinarla. Siamo curiosi delle nuove ricette dei nuovi formati dei nuovi- antichi frumenti per fabbricarla, dei mille nuovi modi di cucinarla. Perché mangiamo pasta sempre, anche nei momenti di crisi. Pasta da sempre per noi piatto irrinunciabile, sia di festa che di veloce spuntino, calda o fredda in variopinte insalate, farcita o semplicemente condita, a timballo delle meraviglie o a strati condita, fresca o secca, colorata, lunga o corta, piccolina, di tanti formati, anche storici, che identificano subito quella regione o quella città. E ricette, tante a non finire, nei nostri secoli di pasta.

Paesaggio, agricoltura  di qualità, capacità  creativa, opere d’arte, gastronomia, sono i nostri must inseparabili, sono il nostro essere italiani e abitanti di questo paese, e costituiscono anche quello che possiamo esportare nel mondo, che guarda alla nostra forza di ripresa, al nostro carattere, al nostro concetto di star bene grazie ai nostri prodotti e alla nostra dieta mediterranea.

Cerchiamo però di esportarlo bene, questo nostro Bene- Italia, tutto insieme, perché è tutto insieme che ci connota e contraddistingue dagli altri. Paesaggio, arte, ambiente, qualità della vita, cultura, genialità, gastronomia.

Tutto ciò costituisce le tante sfumature del bellissimo paese Italia.

marilena badolato                    maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato