RIFLESSI DIVERSI 2017: I POETI IRLANDESI CI RACCONTANO.
ANCORA UNA VOLTA sentimenti universali racchiusi in versi di lingue diverse e quindi di diverso pensiero. E ogni volta si ricrea quella emozione di come una stessa realtà venga interpretata da espressioni diverse. E la musica, come in origine era la poesia orale e cantata, veste di melodia le pietre della fascinosa Torre dei Lambardi di Magione.
Adam White apre la rassegna con The Hundred–Dollar Stove / La stufa da cento dollari, con la storia di un gruppo di famiglie di rifugiati che vivono al freddo di una tenda e con un figlio malato che è al centro dei propri pensieri. In Scrapper / Il robivecchi, descrive una esistenza completamente modificata da questo lavoro gravoso […] stopped under his own weight in old iron so that the full load he’d have to tow might equal the dead weightof his worry. / chino sotto il suo peso in ferrovecchio in modo che il pieno carico da trainare potesse eguagliare il peso morto della sua preoccupazione. Birthright: A Wardrobe for Gael / Eredità: un guardaroba per Gael. Il vecchio armadio della nonna viene riutilizzato per la nascita del nipote. Conserva cose e carte e segni del tempo che ora si sovrapporranno alla nuova vita che è nata. Come se la storia della nonna potesse unirsi, tramite quel vecchio mobile, a quella del nuovo nato creando un unico, irrevocabile, filo della memoria. (Traduzioni di Rita Castigli)
Umberto Raponi, artista poliedrico, e le sue Scapigliate verze-Sogno bohémien/ The dishevelled kale- Bohemian dream: una metafora di vita sono le speranze giovanili di non essere mai allineato, scelta importante e fondante. Volontà di non essere “chiuso” dentro l’esatta geometria dell’orto, ma di stare sempre dalla parte delle libere e scapigliate verze: [..] io sto decisamente dalla parte dei cavoli in fiore e delle scapigliate verze / I am definitely on the side of the flowering cabbages and the dishevelled kale. Così in Hamburger e mortadella/ Hamburger and mortadella, il poeta tramite il gusto vero di alimenti semplici cattura un attimo di felicità. La bellezza della Fontana maggiore di Perugia si associa alla bontà del gusto intenso di una rosetta farcita di golosa mortadella. In Condominio 1/ Condominium 1, allunga frettolosamente il passo per non incontrare la fastidiosa presenza di un condomino ed entra svelto nell’ascensore, ma così svelto da appoggiare con forza la fronte sullo specchio che, deformando la visione, gli riporta l’immagine di un Polifemo dal famoso terzo occhio. La poesia che segue, Quartetto / Quartet , ci offre una composizione anche visiva. Raponi onirico, Raponi dissacrante, Raponi immaginario, Raponi futurista creatore di immagini-suono. Le strofe infatti sono divise nel mezzo, come tagliate da un raggio laser che spinge visivamente i versi a lato, in modo tale che l’ultima parola slitti verso la successiva. I concerti di musica sono ovunque: dall’ aia di un vecchio casolare abbandonato il suono come per magia si propaga dal letamaio e si impenna nell’aria e trafigge, come raggio laser, il vicino paesaggio lacustre travolgendo così animali, piante, vecchie case e la superficie increspata del lago. […] Da lì, con un angolo di 45 gradi, il suono si riflesse sulla mattonella di “Case sparse 35 Monte del Lago” per precipitare come raggio laser in una lunga linea retta sul pendio della collina. Dapprima sfiorò gli olivi argentati, poi nel bosco sottostante si fece strada tra i grovigli del vischio delle querce.[…]/ From there at an angle of 45 degrees the sound reflected from the tile of “No. 35 Case Sparse Monte del Lago” and fell like a laser beam in a long straight line on the slope of the hill. First it brushed the silvery olives, then the wood below, it made its way between the tangled mistletoe on the oaks. (Traduzioni di Eiléan Nì Chuilleanàin aiutata da Cormac O Cuilleanàin).
Donato Loscalzo con l’olivo/ the olive tree, ritrova il paesaggio del duro lavoro dei campi, il rumore e i canti dei coglitori di un tempo, e ora gli appare come albero abbandonato che offre comunque silenzioso riparo. Così anche ne al mulino- at the mill, ritorna il tema del lavoro faticoso immaginando un mulino ormai abbandonato: […] del vecchio mulino stride la ruota vuota memoria che resiste al tempo[...]/ the wheel is creaking at the ancient mill an empty reminiscence confronting time. In carnevale/ mardi gras, ritorna prepotente il ricordo fanciullesco del giorno di festa del martedì grasso, oggi quasi perso e appannato, mentre le maschere come sempre lanciano messaggi di quello che vorremmo essere: […] e le maschere che ora indossiamo non stanno a negare ciò che siamo ma a dire quel che vorremmo./ and the masks we now put on the wear do not deny us as we are they tell what we desire. In pareti /walls, è centrale la denuncia sociale del problema casa, soprattutto per quelle coppie di giovani che non riescono ad acquistare un alloggio:[…] non sono mie queste pareti bianche, ad altri appartengono queste pareti di pietra che reggono i miei pensieri, la mia vita […]/ these white walls are not my property, someone else is the owner of these stone walls whic support my thoughts, my life. ( Traduzioni di Eiléan Nì Chuilleanàin aiutata da Cormac O Cuilleanàin)
Ciaran O’Driscoll in Envying Boro / Invidiando Boro, descrive un sentimento di invidia verso Boro, editore di una piccola rivista serba chiamata Eterna, che sembra persona molto richiesta. E di quanto fosse uomo interessante ed enigmatico e nondimeno cortese e che "soffio d’aria fresca" lui fosse: insomma persona troppo al centro dell’attenzione durante questo “Festival della Poesia per il 3° millennio”, tenutosi a Perugia nel 1994. Messale /Missal è richiamo di emozioni dal passato, vissuto invece ora con tranquillità. Quel buon messale non verrà calato sulla tomba del padre, amuleto contro i demoni, ma conservato. E la madre, affetta da disturbo bipolare, passerà da una fase d’emozione del ricordo a una pacata tranquillità. La poesia raggiunge qui quasi una dimensione ironica dal sapore dolce-amaro. Bednight /Notte in hotel è una lirica soffusa d’affetto di come, da una notte d’amore in hotel, possa nascere una vita: […] A bednight we could just afford to share long bednights gone, and when that one-stop room and board had ended, you’d begun.[…]/ Una notte in hotel che potemmo permetterci a stento per condividere lunghe notti perdute, e quando quella notte in bed&breakfast era finita, eri iniziato tu. Kiss/ Bacio è veramente una poesia d’amore, uno schiudersi di labbra che si toccano, un arcano mistero: […] the gathered light and tenderness of all that blossoms from the brush of breath on breath. / la raccolta di luce e tenerezza del tutto che fiorisce dal tocco di un respiro su un respiro. (Traduzioni di Rita Castigli)
Le poesie che seguono, di Jonathan Swift, vogliono essere un omaggio al famoso scrittore irlandese, autore di scritti argutamente satirici verso la vita politica e religiosa inglese, nel 350°anniversario della nascita. Una costante analisi della realtà sociale in cui si ritrovò a vivere divenne il bersaglio essenziale delle sue critiche sferzanti, della satira anche grottesca, esibita con uno stile attraente e mai casuale. Il suo famosissimo Gulliver’s travel, I viaggi di Gulliver, è un quadro fantastico d'una messa in stato d'accusa dell'umanità intera e dei suoi vizi, mentre le sue poesie sono misconosciute al grande pubblico. In Descrizione del mattino Swift prende come modello la poesia pastorale, ma con una profonda e diversa sensibilità. Le Georgiche invece fanno capolino in Descrizione di un acquazzone in città, con un linguaggio però incisivamente crudo: la fiumana che sgorga è ricca di fetori di miasmi di sporcizia[…] spazzature di macelleria, sterco, budella e sangue, infradiciato tutto nella melma […]. In A una bella e giovane ninfa in procinto di coricarsi si ritrova quella certa misoginia di Swift su cui ancora oggi i critici dibattono. […] Corinna,.. tornando a casa a mezzanotte, arranca per quattro piani fino alla sua dimora, poi seduta su di uno sgabello, si toglie le chiome artificiali e ora, sprizzato fuori l’occhi di vetro, lo lucida e da parte lo ripone… Scioglie un filo dalle gengiva e intera scende una fila di denti. Tira fuori gli stracci, non più sorretti cascano i flosci seni. Sale la mano e sfila i cuscinetti supplenti ai fianchi […].Compleanno di Stella 13 marzo 1727, è una dedica a Stella, molto malata e prossima alla morte. Esther Johnson, "Stella", con la quale lo scrittore intrattenne un epistolario, insieme e Esther Vanhomrig, "Vanessa", alla quale è dedicato il poemetto Cadenus (anagramma di Decanus), sono le due donne del mondo di Swift. (Traduzione dei testi curata da Campbell Ross). La sua eredità sicuramente è passata ai testi di James Joice e William Butler Yeats che gli dedicò persino un epitaffio, Epitaph in St. Patrick’s Cathedral. Ci sarà, a breve, anche uno Swift Festival a Dublino per ricordare questo grande scrittore.
Comune di Magione – Immagini d’Irlanda in Umbria
RIFLESSIDIVERSI 2017
I poeti irlandesi ci raccontano
In collaborazione con Cuisle Limerick City International Poetry Festival
Torre dei Lambardi- Magione
Ambientazione sonora Ciaran O’ Driscoll (accordéon) e Margaret Farrelly (tin whistle, fiddle)
Direzione artistica di Fernando Trilli
marilena badolato
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