TEATRO CUCINELLI-SOLOMEO. ROCIO MOLINA DANZAORA-VINATICA: UN’ESTASI SINCOPATA.
“ Duende”, e battono i tacchi del flamenco col ritmo che scandisce un’anima. Il folletto creatore, la rivoluzione creatrice, qui origina una tecnica di altissimo livello, di precisione assoluta. Una atleta del flamenco, Rocio Molina. Una estasi sincopata.
Il bicchiere di vino è a terra. Vino rosso andaluso. I tacchi lo sfiorano pericolosamente e spavaldamente, ma il cristallo resiste per giungere alla fine del tutto, quando “ la copa de vino se romperà”, in un brindisi liberatorio, sarà spezzato e infranto a terra secondo un antico rituale di suggello. Sancirà la fine della danza, un attimo di pausa, il respiro che riprende dopo l’arresto d’emozione. E la danza continuerà calpestandone anche i frammenti.
Vinatica: braccia e gambe che si muovono volteggiando nell’aria, movimenti che descrivono una danza dalla fisicità compatta ed agile, seria e gioiosa, spavalda e melanconica. Accompagnata da percussioni ritmiche di mani e pugni che raggiungono un forte acme di eccitazione. Sensuale figura di esplosiva possessione. Danza nuda, con la sola potente ricchezza di una terra, la Spagna, terra di storia profumi sapori ritmi. Ritmi antichi afro orientali moreschi, danza che ha del misticismo e dell’attuale immortalità di una regione l’Andalusia con quel vino rosso dolce che scende in fondo all’anima.
Il bicchiere è un compagno d’estasi, vigoria da sorseggiare a piccoli sorsi, farmaco del cuore.
Braccia e mani che volano, posture dritte e fiere, piedi che battono nello lo spirito di una danza che scuote anima e corpo di chi “ ne è posseduto o la possiede”. Una versione “spogliata da orpelli”, per concentrarsi sul ritmo e la coreografia densa. Il canto triste-melanconico di chitarra solista, si alterna a quello vivace furioso di mani e piedi che battono il suolo mentre la voce del cantaor grida e incita e narra storie.
La luce cala di colpo, rimane Lei al centro del faro, il viso contratto dall’emozione: soltanto il rumore di piedi che impazzano al buio nel ritmo, o il fruscio del piede che bacia la terra.
E’ un faro, una luce che illumina i contrari: la fragilità e la violenza di un corpo, la sinuosità femminile e il mascolino della forza, la sobrietà e l’ebrezza del vino. La tecnica di precisione assoluta si sposa a sorsi di rosso vino andaluso.
Vinatica: odio amore gioia tragedia, ma anche la solarità di tutto il mediterraneo in questo spettacolo. Una riflessione con il vino, bevuto a sorsi per dimenticare o invece ricordare una terra e i suoi colori profumi sapori. Siamo tutti, ora, in questo vortice a sudare gocce di pura vita.
rosso come la passione / rosso come il flamenco / un’emozione antica che scorre nelle vene / e il cadenzare dei piedi incessante / che segna il tempo e riempie i vuoti / e il silenzio che diventa suono / invade l’aria di fuoco e magia / e la terra che diventa la nostra anima / e la nostra anima che diventa carne / tutti in questo vortice / a sudare gocce di pura vita / la vita di noi uomini sognatori.
Pasion Flamenco. Federico Garcia Lorca.
TEATRO CUCINELLI – SOLOMEO – STAGIONE DI PROSA 2013.2014
DANZAORA – VINATICA
ROCIO MOLINA
Danzatori e musicisti: Rocio Molina, danza; Josè Angel Carmona, cantante e mandolino; Eduardo Trassierra, chitarra; Josè Manuel Ramos, battimani.
marilena badolato maribell@live.it 13 dicembre 2013