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TEATRO MORLACCHI-PERUGIA: ANTEPRIMA NAZIONALE DI “AMANTI” DI IVAN COTRONEO.

UN’AVVENTURA, hops, una “relazione” come tende a precisare Claudia (Fabrizia Sacchi) a Giulio (Massimiliano Gallo), che è stato da subito individuato, dal loro incontro fugace in ascensore alla sua storia personale di infelice marito e padre di tre figli (che lui stesso definisce una baby-gang), come l’uomo giusto per lei che cerca disperatamente quel figlio che non ha con suo marito, malgrado le infinite cure. D’altra parte Giulio, inconsciamente, cerca di fuggire da una moglie dispotica e da quei figli che lo opprimono. E certo che ama Claudia... ricorda persino la data del loro primo incontro...vicina a quella della scoperta dell’America ! E certo che è innamorato di lei, lo canta persino: “Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare, il giorno volevo qualcuno da incontrare, la notte volevo qualcosa da sognare”, riprendendo Tenco, con una bella e calda voce (sicuramente ereditata dai geni paterni). Chiarirà tutto la psicanalista, che appare esausta e sfinita da questo quadrangolare di coppie in crisi d’identità, tutti in analisi, e che è costretta a rilassarsi con esercizi di inverosimile stretching.

 

 

PERCHE’ è qui è il vero nocciolo della questione. Claudia e Giulio completeranno sè stessi e la loro vita grazie a questa relazione. Una storia che sembra non coinvolgere la vita reale, ma solo una piacevole parentesi, in realtà modificherà profondamente le loro vite. E i loro desideri diventeranno perfettamente combacianti e anzi complementari: finita la liaison amorosa (con amplessi e ripetuti abbracci e baci sul lettone che occupa metà della scena), Lui finalmente andrà a vivere da solo riacquistando la sua tranquilla libertà e Lei avrà quel suo figlio tanto desiderato Ovviamente non dal marito, ma dall’amante, a cui nasconderà persino la gravidanza rallegrandosi invece con l’ignaro consorte per il tanto atteso arrivo di una bambina.

 

 

ECCO che dal primo tempo della commedia improntato al sorriso con scene esilaranti coadiuvate dal parlato napoletano, arriva l’amaro di un finale che non prevedevi, ma che forse intuivi lentamente dallo svolgersi della vicenda. Una progressione temporale fatta di equivoci, finte presentazioni, menzogne, prudenza, ma anche di mimica e sguardi rivelatori dei due bravissimi protagonisti, e lacrimevoli, ma liberatorie, sedute psicoanalitiche con un grande consumo di scottex. E la commedia diventa un racconto moderno, divertente, ora pieno di tenerezza ora di cruda verità.

 

 

NON SI PUO non amare questo straordinario Massimiliano Gallo, talvolta vicino all’indimenticabile Troisi in quel parlato pausato, in quella flessione partenopea che "fa tanto teatro”, nella comicità sempre pacata, anche quando è brillante e divertente e strappa risate grasse al Morlacchi, strapieno stasera. E brava anche Fabrizia Sacchi a farci intuire che è disposta a tutto pur di coronare il suo sogno di madre. Con loro reggono benissimo la scena e il plot della vicenda Orsetta De Rossi, Eleonora Russo e Diego D’Elia.

 

 

E SU TUTTI, ancora una volta, lo splendido lavoro di Ivan Cotroneo, mai banale, mai scontato nei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ha prodotto e diretto, raccontando l’evoluzione della società e del costume attraverso anche le relazioni amorose.

 

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato