TEATRO MORLACCHI- PERUGIA: IL PADRE, CON HABER E LANTE DELLA ROVERE.
UNO SPLENDIDO HABER interpreta gli smarrimenti di un malato di Alzheimer, ne “Il padre” di Florian Zeller. Incerto, traballante, visionario, aggrappato spesso alla figlia, quella vivente (una bravissima Lucrezia Lante della Rovere) che soffre la situazione sulla sua pelle, e a quella morta, a lui non meno presente, e che cerca disperatamente di fermare con un ricordo sempre più flebile e confuso. Confuso anche per noi spettatori che la vediamo o almeno crediamo di vederla in scena.
IL PERCORSO lungo e difficile e il tema profondamente commotivo vengono magistralmente rappresentati senza retorica o inutili pietismi, ma quasi con leggerezza, grazie anche alla regia di Piero Maccarinelli che fa rivivere agli spettatori, con uno scambio continuo di personaggi, identità e situazioni, la stessa realtà di perdita continua che vive il protagonista malato. Siamo a Parigi o a Londra, siamo a casa del protagonista o a casa della figlia? Perdiamo anche noi i volti, le situazioni, gli accadimenti in continua trasformazione senza sapere veramente quali sono quelli reali in scena. E così viviamo dentro, nel profondo il dramma del protagonista e della figlia, la vastità e profondità della malattia.
FINO all’epilogo finale. Un istituto specializzato che possa accogliere il malato. Capire, alleviare, curare la sofferenza di un "non ritorno". Ed estrarre i familiari, storditi, istupiditi, traballanti anche loro nelle decisioni e nei pensieri non meno del malato stesso, da una spirale di sofferenza e di altrui dipendenza. E accompagnare lui verso il percorso finale.
“Ho la sensazione di perdere tutte le foglie. I rami al vento”. (Alessandro Haber- Il padre)
IL PADRE
di Florian Zeller
regia di Piero Maccarinelli
con Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere, David Sebasti, Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Alessandro Parise.
scene Gianluca Amodio, costumi Alessandro Lai, musiche Antonio Di Pofi, disegno luci Umile Vainieri.
TEATRO MORLACCHI- PERUGIA
Stagione di prosa 2017- 2018
marilena badolato