TREKKING DEL FARRO 2014: IL GIORNO DOPO.
UN SOLE SPLENDENTE E UN CALDO DA RECORD, visti i 1000 metri di altezza di Monteleone di Spoleto, per il trekking al gusto di farro con adesioni appassionate di partecipanti. Non so se sia stato un successo, so che i posti in navetta erano già tutti prenotati prima della partenza e so che la gente che mi salutava, terminato ogni tour, era sorridente ed entusiasta, mi ringraziava e mi abbracciava. In navetta, insieme, a guardare e assaporare la bellezza e la bontà dei luoghi e dei piatti. In aziende di “famiglie del farro” con macchinari a parlare di assolute novità: tra gallette “appena sfornate” calde di gusto e cracker di ultima generazione, tra legumi dai nomi da favola inventati dai loro scopritori, come i fagioli “ tramonto di Trebua ”, e quelli più tradizionali e tipici come la roveja o la cicerchia o i gustosi ceci rossi, tra sorridenti e giovani produttori che sanno farsi strada nel mondo del commercio di un antichissimo “cereale della salute” ereditato dai nonni. E la curiosità dei turisti era tanta, presenti anche famiglie con bambini che hanno “imparato” un cibo sano e giusto. Le gallette appena sfornate erano una delizia di aroma, e anche quelle servite invece con il miele trasparente di montagna erano notevoli. I cracker, una assoluta novità per sapore e forma.
E I PRODUTTORI E I RISTORATORI FANNO A GARA per lavorare e interpretare questo farro, un dicocco, in gustose e belle preparazioni, sempre innovando e mostrando il meglio dell’accoglienza di Monteleone, questa “perla dei nostri Appennini”. Molto apprezzate le inimitabili “ polpettine di Palmira” della Trattoria Da Gigetto, farro in gustosi arancini, e l’ insalata di farro soffiato preparata dal figlio Luigi, una novità e così comoda da condire con pachino e rucola o verdure dell’orto all’ultimo momento, per un gusto più croccante, o qualche tempo prima per averla più morbida. Altrettanto gradite le fette di pane di farro con olio extravergine di oliva di Piera dell’Agriturismo Colle del Capitano e la sua pizza rustica di farro lessato, uova e ricotta di capra. E ancora, per variare ma sempre in tema di farro, il piatto molto bello esteticamente e veramente molto buono di Catiuscia del Ristorante I Quattro venti: i “quadrotti di frittata” in duplice versione con cipolla di Cannara e con patate di Gavelli con una piccola “polpettina a sorpresa” a bloccare questo mini sandwich di gusto. Per finire i dolcetti di Santa Ildegarda, deliziosi nel tipo speziato, come raccomandava la monaca benedettina ma con le dovute varianti, e quelli, diversi e accattivanti, con la farina di canapa di sant’Anatolia di Narco, gli uni ricordano i biscotti del nord Europa, gli altri rustici ma più dolciastri, ambedue sono una vera novità, e sono accompagnati dalle buonissime crostate di farina di farro con marmellata del luogo, tutti preparati da Emanuela ed Elena dell’Hotel Brufa.
CONIUGANDO SALUBRITA’ E APPETIBILITA’, il sano e il buono in bocca, passa dai finestrini della navetta anche” il bello” del paesaggio verde e incontaminato, che si mescola all’incontaminato prodotto che è oltre il biologico, completamente naturale, senza diserbanti o antiparassitari, che certo non ve ne è bisogno, quassù a Trivio e Ruscio, le frazioni proprio dove nasce il farro. E quest’anno persino “maritato” con alcuni nostri splendidi prodotti gemellati: l’olio extra vergine di oliva di Trevi, la cipolla di Cannara, le patate dell’ altopiano di Gavelli e la farina di canapa di Sant’Anatolia di Narco.
CHIEDO AI TURISTI E PARTECIPANTI AL TREKKING cosa pensano dei luoghi e dei sapori, mi interessa molto il loro parere, avere conferme o smentite, critiche o apprezzamenti. E dimenticano i ritardi delle navette e il tempo trascorso ad aspettare coloro che si perdono a parlare, o a commentare, o a guardare incuriositi, soprattutto i bambini, quei macchinari che regalano gusto, o quelle “boccette” dove sapientemente, in una azienda visitata, sono stati messi tutti i chicchi prodotti: di orzo, di farro, e roveja, cicerchia, lenticchia, fagioli. Tutti concordano e vi è un coro di risposte dove prevale “sapori veri”, un “gusto d’altri tempi”, il “nuovo nei piatti, ma anche un sapore conosciuto, che sa di buono e d’antico”, e mentre la bocca parla l’occhio vola ai finestrini, e al verde immenso che ci circonda, alle nostre montagne disegnate oggi da fine compasso contro l’azzurro intenso del cielo. Ed è un coro unanime di ringraziamenti: per aver compreso come viene lavorato oggi questo antico cereale , per aver visto nuovi macchinari in azione, grazie per la storia di questo paese, del farro, del suo valore alimentare, del suo lungo e difficile cammino per la sua complessa struttura e malgrado ciò prodotto di coltivazione mai interrotta, grazie per i gossip e le curiosità ascoltati, grazie per un giorno speciale, grazie a Monteleone che ci ha fatto innamorare. Grazie a voi tutti. Monteleone ha fatto innamorare anche me….
PARTENDO DA MONTELEONE OGNI VOLTA PORTO CON ME TANTI REGALI: il benvenuto che mi ha dato, al mio arrivo, Marianna Cicchetti Iachetti offrendomi i suoi “ tozzetti “ di farina di farro, buonissimi, sottili e così eleganti malgrado la rusticità del farro; i saluti della gente per strada, i sorrisi e gli arrivederci; i libri di appassionati del luogo, che non abitano a Monteleone, i più a Roma, ma qui ancora conservano la casa degli avi, che li accoglie d’estate. Architetti, medici, sociologi, hanno studiato lontano da qui e lì sono rimasti. E sono tante storie, piccole grandi storie di chi si è allontanato e torna sempre con il cuore in mano gonfio d’affetto. Sono libri, alcuni molto importanti, altri collegati al territorio o ai mestieri di un tempo di questi luoghi, altri più piccoli e intimi come questo di Poesie di Massimo Iachetti, un radiologo, ormai in pensione, che si anima di ardita fierezza quando può raccontare a tutti della “ sua Monteleone”. Ne estraggo una dedicata a un cardo, sì quello di montagna. Davanti a un cardo: Amara bellezza sofferta / che celi, fondendo, / anelito mistico / e sapore di vita vissuta.
TREKKING DEL FARRO DOP 2014. GRAZIE A TUTTI.
marilena badolato 21 luglio 2014 maribell@live.it