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UMBRIA JAZZ13: HOTEL BRUFANI PALACE-PERUGIA

1/3 di Martini bianco, 2/3 di Prosecco, 1 cl succo di lime, 1 cl succo di limone, 2 cl di Vodka, 3 cubetti di ghiaccio: nel tumbler basso con decorazione a parte di mirtillo, mora e lampone. A tutti la scelta di giocare con questo aperitivo, perchè sia pre o after dinner o perché da blended cocktail diventi un digestivo, basterà bissare la dose di Vodka per scaldare i cuori. E’ il Perujazz13, nuovo aperitivo del Bar Collins’ per Umbria Jazz.

All’Hotel Brufani solita aria internazionale, lingue universali e universali comprensioni, idee e idiomi mediterranei si mescolano a linguaggi e ways of life internazionali, ma con l’emozione di oggi, con il respiro di una musica che rende tutti più pronti a capire. E a sorridere. Tra vernissage e mostre di artisti, tra aperitivi e incontri nella Terrazza che scopre Perugia a 360° sul mondo, questo hotel conserva il suo fascino da sempre vocato al turismo.

Segni grafici precisi intagliati di perfezione, ricchezza policroma dei particolari, un senso pieno di ricco dorato nel Trittico Jazz di Michele Bocelli, illustrato in questo incontro serale nelle belle sale dell’Hotel Brufani ed esposto fino al 14 luglio. Pennellate dense di colore si mescolano all’oro dei raggi solari o di stelle di artisti o dei fiati tirati a lucido in interni sontuosi o in cieli di azzurro sidereo. Nei tre tondi di tecnica ad olio su legno e doratura, le mani e le trombe mescolate a volti di artisti famosi riconoscibilissimi, come simboli universali di un ritmo passato alla storia come emozione pura tra arte e improvvisazione. E tra arte e sentimento personale si muovono anche queste opere di Michele Bocelli, pittore, illustratore, scultore, dedicate alla sua passione per il Jazz, per questo mondo e la sua storia, e ricche dei volti di Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, Ornette Coleman, Ella Fitzgerald, Charles Mingus, Billy Holiday, Miles Davis, John Coltrane. Così Louis Armstrong alla tromba, con la forza delle gote in potenti riff, è insieme a Jelly Roll Morton e il suo piano jazz, in Mahogany hall, opera del 2012, che apre la Mostra. Segue The bird in the be bop era, dove un cielo azzurro siderale contiene i volti degli astri del jazz. Un panorama di stelle è in All is jazz, il terzo tondo che dà il nome alla Mostra, dove la scritta campeggia al centro della composizione di astri, e come sfondo un “ sax angelico”, provvisto di ali d’angelo di bellezza, riferimento al jazz”musica con le ali” o forse a un Keilwerth Toneking, con la protezione delle chiavi dei bassi in plexiglass a forma di ali d’angelo?

Al you need is jazz, Perugia. Per le vie, le strade, le piazze, ovunque risuona di note, la città mia. Artisti di street music si confondono con gli artisti ufficiali dei concerti in un frenetico, entusiasmante, colorato via vai lungo il Corso e le sue parallele. Ovunque gente a riportare allegria e serenità, a riportare voglia di guardarsi, incontrarsi e parlare in una atmosfera frizzante, piena di euforia come se la musica entrasse nel sangue e come linfa vitale, tornasse a rinvigorire membra stanche. E la città è più bella, luminosa come non mai. Anzi, come ogni anno, quando c’è Umbria Jazz.

Con Gusto, con Piacere, con Emozione. Da sempre.

Bar Collins’ Hotel Brufani Palace-Perugia:

Aperitivo Perujazz13 Marilena Badolato e barman Fiorella Mihaylova

marilena badolato maribell@live.it 10 luglio 2013

AUTHOR - Marilena Badolato