Blog

UMBRIA TRADIZIONI IN CAMMINO: LA VOCE DELL’ANIMA DI POPOLAZIONI DI UNA STESSA TERRA. AL CERP- ROCCA PAOLINA

La voce dell’anima di popolazioni di una stessa terra. La voce di strumenti creati apposta per cantare al meglio quei versi in ottava rima di poeti improvvisatori della Valnerina, stessa tecnica dei poemi cavallereschi del Tasso e dell’Ariosto. Storie Canti Balli Poesie. Questo è il progetto Umbria Tradizioni in cammino. Canto e strumenti musicali per cantare e per cantarsi, o canzonarsi. Peculiarità territoriali, recupero delle tradizioni, il cui sapere passato e condiviso, diventa così viatico per il futuro. Queste ” tradizioni in cammino” lungo tutto il percorso del CERP lo animano, lo caratterizzano, lo solcano di rughe profonde vissute reali attive, giri della memoria collettiva di tante zone nostre, a noi care, che la Rocca sembra racchiudere e proteggere con amore…

Mostre fotografiche, seminari, stage pratici di tamburello e danze tradizionali- saltarello e manfrine dell’Italia centrale- concerti, lezioni per le scuole, tavole rotonde, mostra mercato di strumenti della tradizione e editoria umbra. Immenso patrimonio nostro di canti riti danze e poesie che  per secoli le comunità locali hanno conservato e tramandato: un confronto sorridente, affettuoso, dell’oggi con le sue radici più lontane. Un treno della memoria che tocca varie tappe: il Saltarello– coreo-musicale- cantato, ballato suonato; Ecco Maggio– l’intero ciclo delle feste del Maggio in Umbria; Sega la vecchia– importantissima rappresentazione di teatro vivo popolare-; Umbria Tradizioni in cammino-istallazione sugli itinerari dei saperi tradizionali della Valnerina-; Mostra Mercato di strumenti- tamburello, organetto, chitarra battente, flauto di corteccia e di sambuco, zampogne, percussioni-; Riflessioni- tavole rotonde, concerti, libri, letture di poesie, eventi-. Insomma una grande  locomotiva che trasporta vagoni colmi di ritualità tradizionali e con molte fermate, in ognuna delle quali è approfondito un particolare aspetto. E’ un po’ quel trenino della memoria della vecchia ferrovia Spoleto- Norcia, trenino di montagna che tanti anni fa toccava i paesi della Valnerina donando il fascino dei vagoni al già fascinoso paesaggio di montagna, dove le tradizioni vivono grazie alla sua gente.

Così si susseguono Simboli e Segni e Foto e Video: un Sega la vecchia eseguito a Compignano di  Marsciano; la Mi’ Passione di Civitella d’Arna, rappresentazione itinerante della Passione di Cristo recitata nelle campagne;  i Documenti sonori di Vallecupa di Arrone, di S. Lucia di Stroncone, di Polino; il Corteo dei Suonatori della  Rassegna delle Pasquarelle; le ragazzette di Vallo di Nera, con una Vallanàta: “ Le ragazzette di Vallo di Nera/ so fatte quasi tutte una maniera /ma chi se dà la cipria e chi la  smania/ per falle corteggià mattina e sera/ e lassele corteggià […];o ancora Suonare senza strumenti, cioè con piattini, cucchiai o altri oggetti di uso quotidiano o con raganelle e battistrangole o usando il violino dei poveri; i Canti rituali della questua accompagnati  da organetti o fisarmoniche, o da triangoli e tamburelli; il Maggio a Preci con le Frasche d’onore: l’omaggio di giovani ragazzi celibi di frasche fiorite o adornate di primizie stagionali a giovani ragazze nubili. E ancora le innumerevoli Feste delle Torce in processione, le luminarie a Canalicchio di Deruta, e a Corone, Preci, Campi e Ancarano, tutti paesi della Valcastoriana, zona Norcia.

Un’intera sezione è dedicata al Sega la Vecchia, con i vestiti dei personaggi che scendono dal soffitto a volte del Cerp e ne raccontano la storia, con le sue varianti:  i protagonisti, nel periodo di mezza Quaresima, si recavano nei nostri casolari in campagna a segare il vecchio albero, la vecchia quercia, affinchè nascesse il nuovo. Così il ciclo dell’uomo e quello della natura si sovrapponevano e la vecchia, donna ormai sterile, andava/veniva sacrificata. Dopo l’assassinio c’era bisogno ovviamente di un dottore che ne certificasse la morte, di un prete che ne benedicesse la salma, di un carabiniere che ne arrestasse il colpevole, di un impiccione che girasse, curioso, tra i vari personaggi, di un telefonista che chiamasse al telefono chiedendo aiuto, di un marito che ne piangesse il cadavere, e del paese che ne attestasse la dipartita!

Buonasera egregi signori / vi presento una bella serata/ vi domando se vecchie n’avete/ voglio dargli una bella segata./ […]Buonasera padrone di casa/ siam venuti per fare una prova/ se ce date la coppia de ova/ questa vecchia vorremmo segar. ( canto di richiesta d’ingresso)

Da: Sèga seghin’ segamo… Studi e ricerche su “ Sega la vecchia” in  Umbria. A cura di Giancarlo Baronti- Giancarlo Palombini- Daniele Parbuono.

E poi, domenica 2 dicembre dalle 15.30, al CERP sarà Natale: tra Riti e Tra-dizioni con gli zampognari di Sonidumbra. Riti e tradizioni ancora vivissime nel territorio nel periodo compreso tra la Festa di San Nicola, il 6 dicembre, e Sant’Antonio, il 17 gennaio. I rituali che si svolgono in questo arco temporale sono anche legati al cibo che è consuetudine e identità: parla di una terra, la fisicità del luogo, e di un territorio, i suoi abitanti. Li contraddistingue e, nella sua diffusione, fa sì che gli alimenti, i prodotti, e i loro rituali di preparazione, possano diffondersi e possano essere condivisi da popolazioni che in essi si ritrovano: il farro di San Nicola, il pane di San Sabino, le ciambelline di Santa Lucia, le ciambelle di Sant’Antonio, diventano ambasciatori di gusto e di tipicità. Per terminare poi la serata con il  concerto di musiche natalizie, Canto di Natale.

Con dietro l’affettuosa e competente presenza del CEDRAV, Centro per la Documentazione  e Ricerca Antropologica in Valnerina e Dorsale Appenninica umbra, dell’Associazione SONIDUMBRA , tradizioni orali e musicali della nostra gente, con il sostegno economico del BIM, Consorzio bacino imbrifero Montano Nera e Velino.

.

Nel vestibolo del CERP protagonista è il farro DOP di Monteleone di Spoleto con la sua Grande Festa, la Mostra Mercato del farro Dop e dei prodotti tipici della montagna, dal 5 al 9 dicembre 2012, per festeggiare il patrono San Nicola, con la tradizionalissima Minestra di farro distribuita a tutto il paese, con l’apertura, con degustazioni al farro, delle storiche Taverne dei Terzieri e con innovative performances: dal Cooking Show a base di farro dell’Università dei Sapori al Concorso gastronomico concernente un intero menù a base di farro, alla Tavola rotonda di esperti che parleranno di questo super super super food che esiste da 9000 anni!!!

CERP Rocca Paolina- Provincia  di Perugia

Umbria Tradizioni in cammino dal 24 novembre al 2 dicembre

marilena badolato       maribell@live.it       28 novembre 2012

AUTHOR - Marilena Badolato