I GIORNI DELLE ROSE: REPORTAGE 2 -VILLA FIDELIA DI SPELLO-PROVINCIA DI PERUGIA
Continua-
Domenica 9 giugno 2013
Oggi è domenica, il grande cancello si apre e in tanti entrano, alle dieci del mattino la Villa è già piena di gente che cammina, che passeggia con il cane al guinzaglio, che corre e fa jogging tra le rose: sapevo che sarebbero tornati in mezzo ai profumi. E’ domenica e si apre la Cappella di San Fedele, antico Oratorio, cappella privata, un tempo Spedale camaldolese, luogo di sosta e ristoro, dedicata al santo protovescovo spellano. Qui, insieme ad altri, tengo stamane una prolusione sulla Rosa Mystica: si parte dal nome della rosa, un asterismo linguistico, dai Sumeri, Egiziani, Greci e Latini, ai giorni della consacrazione a Maria nelle litanie lauretane, per arrivare alla vera Rosa mystica, l’ibrido presentato ufficialmente nel 2005. Seguono i racconti agiografici dei nostri santi umbri legati a questo fiore: Santa Rita da Cascia e San Francesco di Assisi che non potevano mancare in questo evento sulla rosa, insieme a Storie e poesie di donne che hanno fatto della loro vita una rosa di spine d’amore e di dolore, fino ai primi anni del novecento, per vedere, capire il concetto di amore e dolore nella sua modernità. Anche la Palazzina ha riaperto il suo mercato fiorito e su e giù per le antiche scale file di persone si incontrano, si salutano, prima di girare verso il proprio piano favorito. Alla Limonaia intanto il giardiniere riprende a raccontare i mille segreti del giardino, anche i più semplici, perché le rose pur nella loro maestosa bellezza, sono semplici, robuste, rinascono e ci riallietano: ci siamo innamorate di loro e loro di noi, ogni volta con la loro rifiorenza. E nel pomeriggio, sempre alla Limonaia, si alternano gli esperti con accattivanti interventi: nell’Arte, la rosa è nell’arte da sempre; nel Gusto, è il mio turno, e in fondo la rosa è da sempre nei piatti come ornamento, e come ingrediente in salutari infusioni, fino ad arrivare alle look salads di oggi: petali di rosa sposati a ortaggi e verdure, ma anche a margheritine, viole e altri fiori eduli, dei prati fioriti nel piatto; nella Moda, con abiti di storiche sartorie indossati da splendide modelle che portano sogni e storie di altri tempi in sete e rasi di rose adornati; o nel Profumo con tester di grandi profumi che racchiudono rose dai nomi storici: damascena, del Marocco, gallica, di Bulgaria. A proposito di Bulgaria, qui a Villa Fidelia un pezzo di Bulgaria blasonata tanti anni fa convolò a nozze con una nostra Savoia. Lui era Boris, Lei Giovanna, si sposarono ad Assisi, ma il ricevimento di nozze ebbe luogo a Villa Fidelia e affacciandomi al grande Loggiato del Belvedere penso a quale grande gioia quel giorno possano aver provato circondati dal grande Parco, dal Giardino all’italiana, da quello Barocco e con le statue attorno a rimirare un amore.
Nelle serate conclusive, al calar della sera, quando le ombre fasciano di arcani misteri questi luoghi ammantati di storie antiche e perenni, di miti, di favole ancor oggi attuali nel sogno, la musica del violino ci accompagna alla conclusione, presso il Belvedere dell’Orologio, dove un tempo era il Sacello di Venere dea dell’amore e della rosa, suo emblema. Stasera le note di violino di un giovane genio che suona, che parlan d’amore o di trilli di risa, riecheggiano nel grande bosco alle spalle, rimbalzando tra gli alberi che, sagome ormai scure, emettono arcani linguaggi.
Mentre sale da sotto intenso profumo di rose a incensare il sacello, forse come tanti e tanti secoli fa.
I GIORNI DELLE ROSE A VILLA FIDELIA DI SPELLO 8-9 giugno 2013
marilena badolato maribell@live.it