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I GIORNI DELLE ROSE: REPORTAGE 1-VILLA FIDELIA DI SPELLO PROVINCIA DI PERUGIA

Sabato 8 giugno 2013

Se son rose…fioriranno. Se è possibile scrivere di un profumo, allora questo sarà un reportage al profumo di rosa. Che regala endorfine, infatti i presenti, moltissimi, sembrano rilassati e sereni, complice il sole forse, quella sfera gialla rotonda -ricordate- che in questi ultimi tempi ci ha abbandonato, e che in questi due giorni ci ha sorriso sempre. Un reportage per seguire questo evento di rosa vestito in mezzo a un mare di gente che parla, si incontra, conversa, cammina, attorniata dal bello di un complesso da sogno aperto a tutti. Oggi un grande “parco di gioia”. Al Piccolo Teatro si inaugura stamane l’evento, sotto una grande ghirlanda di rose, testimonianza di giorni di festa, con il battesimo di un fiore che si intreccia con la storia della Villa e sarà un nuovo ibrido: la Rosa Villa Fidelia, robusta, che possa sopportare anche inverni inclementi e bella, che abbia quell’allure antico che ben si conformi alla storia che attorno la circonda. Intanto alla Limonaia iniziano i “consigli e segreti” per coltivare le rose, esperti che parlano di tutte le tecniche arcane della coltura dei roseti, mentre all’aperto per i patiti del fitness, la green gym, una ginnastica sull’erba “humide” dopo le abbondanti piogge del mese. Nel pomeriggio per la “rosa al microscopio” più voci presentano la rosa nella Letteratura, nella Storia, nella Scienza, per concludere in serata con la “ rosa fresca aulentissima”, tra le metafore della poesia e le melodiche note della musica al Belvedere dell’Orologio. Qui era il Sacello di Venere e le antiche Terme, con alle spalle il Lucus, il bosco sacro che oggi, oltre a bellezza, dona aria salubre all’intero complesso. All’interno della Palazzina intanto si vive in un mondo di rose. Dall’ultimo piano, che affaccia un sol sguardo sull’orizzonte della bellissima piana, gli artigiani creativi espongono i loro manufatti: dalle lampade alle ceramiche, dai bijoux alle sciarpe e ai foulard, ai cappelli di rose, ai magici cerchi a cingere il capo, i “cerchietti”, ma così belli da trasformare all’improvviso un capello arruffato in un prato di fiori o in una aiuola di gusto. Persino con farfalle, altrimenti che fiori sarebbero se le amate farfalle non vi si posassero sopra! Più a lato il nostro amato Punto Assisi dell’omonima Accademia, dove le rose appaiono da sempre, rimembrando il roseto di San Francesco e una lunga storia. Intagli di ortaggi e di fiori di mani esperte insegnano tecniche ai molti visitatori curiosi. Scendendo le scale, fiorite anche loro di magici cerchi di rose, si torna all’aperto, nel Giardino all’italiana a vedere le rose piantate lungo il muro di sostegno del Bosco che lo sovrasta, in mezzo a deliziosi tavoli e mobili da giardino verde malva e graziose creazioni che raccontano di verde domestico. Al piano centrale, la Sala del camino accoglie mobili antichi rivestiti di fiorite tappezzerie, poltrone di tea e di rosa gallica in decorazioni di stoffe preziose. Qui è là piatti disposti su tavole in festa dove le rose raccontano di ricchezze del passato o di nozze del presente, insieme a cristalli e argenterie, e alle pareti quadri di rose di straordinaria bellezza, oltre la verosimiglianza: cosa c’è in quel bianco perla che riflette tutti i bianchi del mondo, di sapore fiammingo di vera perla composto? E ancora in teche racchiusi gioielli di rara fattura, orecchini che rifettono rose nei cerchi o nei bottoni dei lobi, o fiori diversi in trasparenti filigrane; gli abiti a fiori su manichini o i più preziosi racchiusi in nicchie di vetro di sete di raso di rose e piccole rose a fiore composto che sono poi spille da chiudere su giacche o t-shirt; cappelli si fronteggiano a borse create per l’occasione di estive stoffe a colori dove ricami di rose evidenziano una perizia tecnica del passato che si fa presente oggi nei manici modernissimi di pelle, avvolti accanto a stoffe preziose di tessuti alle rose dai nomi di esperienza tappezziera. Al piano terra, accanto alla splendida Donna Teresa Grillo Pamphili, vestita di foglie e di fiori secondo il costume dell’epoca e creazione sublime di espertissima conoscenza, i piccoli abiti per bambini e neonati con punto a nido d’ape- visto che di rose parliamo- e piccole rose in miniatura in altrettanto miniaturizzate creazione; a lato, nelle stanze, abiti da sera e cerimonia con fiori o rose a cingerne le scollature e accanto un mondo di fiaba con la bambola che sogna o legge di fantastiche storie per la gioia di bimbi e giovani donne che provano scarpe, quelle belle delle favole, aspettando un principe azzurro. E ancora tappezzerie e tendaggi da dove scivolano rose, e tappeti preziosi, quilt tessuti in antiche e moderne tecniche, che ricordano il mio patchwork degli anni di libertà.

Uscendo e scivolando sull’erba soffice dell’immenso prato che circonda il Giardino barocco a destra ortensie e ortensie in mezzo a rose che le abbracciano su contenitori di intelligente serendipità, e i vivaisti, tanti, confusi nel verde con le rose del mondo, le specie e gli ibridi che fanno ormai parte della nostra vita di questi due giorni dai profumi più agrumati, o più fruttati, più dolci o più gentili. Insomma le rose dei nostri sogni di velluto. E in tanti, scommetto, torneranno domani, irretiti, ammaliati, da oggetti intravisti, da argomenti sfiorati, da fiori da acquistare, da regole da sentire, da curiosità da ascoltare, da profumi da vivere. Torneranno, torneranno, ammaliati, dalla malia delle rose.

DONNA TERESA GRILLO PAMPHILI DI FOGLIE E ROSE

creazioni con le rose

creazioni con le rose

le fantastiche rose di Duca

Continua-

marilena badolato

maribell@live

AUTHOR - Marilena Badolato