“ZAFFERIAMO” A CITTA’ DELLA PIEVE: SOLO ZAFFERANO IN FILI.
“ZAFFERIAMO” A CITTA’ DELLA PIEVE, lo storico castello che appare sempre splendido e durante questa manifestazione mette in mostra i preziosi crochi sparsi ovunque, al sole ancor più belli, risplendenti di un luminoso lilla. Come si coltivano, come si raccolgono, come si estraggono quei 3 preziosi pistilli, e come poi le corolle si spargano al vento o in terra, qui in Piazza, come rito beneaugurante mi spiega un produttore. Mentre altre saranno utilizzate nella cosmesi, in saponi, profumi, creme.
E DALL’ANTICHITA magicamente fino ai nostri giorni, grazie alle abili mani di ricamatrici locali, sono anche le preziose tele e i ricami “tinti” con lo zafferano e qui esposti, con quel “punto Perugino” che ricorda che la città ha dato i natali al nostro grande Pietro Vannucci e che nell’omonima via e nell’Oratorio della Confraternita di Santa Maria dei Bianchi è possibile visitare - noi in estatica adorazione - l’ “Adorazione dei Magi” composta su commissione della Fraternita, che conserva ancora la risposta autografa del pittore risalente al 20 febbraio del 1504 con il costo del lavoro effettivo richiesto.
E ANCORA IL PALAZZO DELLA CORGNA che parla degli illustri natali di Ascanio della Corgna e le importanti vicende storiche e che merita una visita per la sua maestosa bellezza cinquecentesca, con le sale affrescate dal Pomarancio e con il vestibolo a piano terra che accoglie il visitatore con un grandioso Obelisco etrusco del V secolo a. C.
TRA LECCORNIE ALLO ZAFFERANO salate e dolci, tra gialli formaggi e ciambelle e tozzetti, e cantucci e pici che attestano che siamo al confine coi territori toscani con i quali si è condivisa tanta storia, anche culinaria, e ancora tra infusioni e liquori, tutti esposti in banchi d’assaggio, spiccano ovunque fiori, chè adesso è il momento della loro continua raccolta, finchè la corolla che racchiude i preziosi stigmi che contengono lo zafferano, è chiusa. Sarà poi la pazienza e l’abilità di mani a eseguire il delicato lavoro di estrazione.
DELLO ZAFFERANO, PROPRIETA’, APPLICAZIONI, CURIOSITA’, GOSSIP STORICI E GUSTO ho ampliamente parlato nel mio intervento durante il I° Festival del Medioevo che si è tenuto a Gubbio nei primi giorni di questo mese, del suo intrigante aroma orientale, dei magnifici fili e del loro corretto uso, e ovviamente di Pietro Vannucci, il Perugino e dei territori umbri che possiedono statuti comunali medievali che ne attestano la coltivazione e il commercio, compresa Città della Pieve che si caratterizza, come produzione, soltanto in quella dei preziosissimi fili.
E SE ESISTE COME ESISTE UNA GEOGRAFIA EMOZIONALE, questi nostri borghi umbri, antichi castelli di un tempo come “Castello de la Pieve”, ce lo dimostrano ogni giorno, con il loro paesaggio di intatta bellezza e quiete e tranquillità. Sta a noi ogni volta valorizzare al massimo i nostri luoghi, creando eventi seri e antropologicamente fondanti, che ne siano all’altezza e riescano a trasmetterne la storica tradizione che traghetti quella trasmissione necessaria verso il futuro, in un continuo, innovativo e interessante progress.
La penctura che vonno fa nello oratorio de Desceprinate cie vorieno a meno duecencto florene. Io me contentarò de cento, chomo paisano et venticue sciubbeto, glatre in tre anne, venticue l’ano, ert si dicto contracto sta bene, me manda la polisa et le cuadrine, et serà facto et lo saluto.
Io Piectro Penctore mano propria
Peroscia vencte de febraio 1504
Chastello de la Pieve
marilena badolato “Zafferiamo” Città della Pieve 23-24-25 ottobre 2015